730 precompilato: quali controlli effettuare su redditi e spese

Prima di inviarlo, però, occorre prestare particolare attenzione alla verifica dei dati che sono stati precaricati in dichiarazione.

Questo perché, sebbene ormai il sistema sia abbastanza rodato, non sempre la dichiarazione precompilata, così come predisposta dall’Agenzia delle Entrate, rappresenta fedelmente la situazione reddituale del contribuente.

In particolare, va analizzato attentamente il prospetto con i dati di sintesi per controllare se tutti i redditi, specie quelli fondiari, sono stati indicati correttamente e se tutte le spese corrispondono a quelle realmente sostenute nel 2022.

Come procedere al controllo dei redditi

Un primo controllo va riservato ai redditi presenti in dichiarazione.

In particolare, i redditi su cui porre l’attenzione sono quelli fondiari: a tal fine, occorre prestare attenzione alla concordanza tra dati (catastali) riportati automaticamente in dichiarazione ed effettiva situazione di cui il contribuente ha notizia.

Ad esempio

Può essere capitato che, nel 2022, su un determinato immobile ci sia stata una variazione che incide sul reddito (ad esempio un a variazione della percentuale di possesso) di cui ancora non c’è traccia nel catasto. In questi casi, è bene ricordarlo, va indicato in dichiarazione il reddito effettivo, per cui se si è intervenuti in tal senso, è bene effettuare un ulteriore controllo.

Stesso discorso vale per i canoni di locazione, soprattutto se, durante il 2022, sia stato sottoscritto un nuovo contratto o ci sia stata la risoluzione di uno precedente.

Un altro riscontro riguarda i dati sulle locazioni brevi: a tale proposito, è bene verificare l’esatta collocazione di tali redditi negli appositi quadri (quadro B, se si tratta di locazioni; quadro D, se sublocazioni o locazioni di immobili in comodato) e il riscontro degli stessi con le eventuali certificazioni rilasciate dagli intermediari.

Infine, nel caso di contratti di locazione tradizionali, per i quali è previsto l’aggiornamento ISTAT del canone, è opportuno verificare se la presenza o meno del canone aggiornato e, in caso contrario, integrarlo.

Come procedere al controllo dei documenti di spesa

Anche per il precompilato il controllo dei documenti a supporto della dichiarazione è di fondamentale importanza in quanto l’indicazione di spese e oneri (deducibili e detraibili) rappresenta uno degli aspetti fondamentali del modello 730.

L’Agenzia delle Entrate riporta nella dichiarazione precompilata i dati comunicati da soggetti terzi (per esempio banche, assicurazioni, università ed enti previdenziali).

Spese sanitarie

In particolare, le spese sanitarie vengono trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria da diversi soggetti, tra i quali, per esempio, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, i medici, le farmacie e le parafarmacie.

A tale proposito, dunque, per evitare qualche dimenticanza o errore, è importante effettuare il riscontro tra le spese indicate nella dichiarazione e i documenti in possesso.

Infatti, se si ricorre al modello precompilato, non è detto che ciò che risulta già inserito dall’Agenzia delle Entrate rispecchi fedelmente la propria situazione.

Può capitare, ad esempio, che ci sia stato qualche errore nei dati trasmessi dai soggetti terzi.

Se per un errore nella comunicazione dei dati da parte dei soggetti terzi nella dichiarazione precompilata sono state inserite o esposte nel foglio informativo spese che il contribuente non ha sostenuto o che non sono deducibili o detraibili (ad esempio spese per l’acquisto di parafarmaci, come gli integratori alimentari), occorre modificare la dichiarazione precompilata eliminando la spesa non sostenuta o non deducibile/detraibile oppure non occorre considerare questa spesa se la stessa è indicata solo nel foglio informativo.

Spese di istruzione

In relazione ai dati 2022, infatti, c’è l’obbligo (prima si trattava solo di una facoltà) per gli istituti scolastici di trasmettere i relativi dati.

L’obbligo, però, come appena detto, riguarda solo gli istituti scolastici. Pertanto, nel caso in cui si sia trattato di servizi esternalizzati, come ad esempio può essere la mensa scolastica appaltata a soggetti esterni, questi ultimi, non essendo obbligati, non hanno inviato i dati.

In questo caso, poiché la spesa non è stata caricata, si rende necessario l’intervento manuale da parte del contribuente.

Per quanto tempo conservare i documenti giustificativi?

Sempre rimanendo in tema di documenti giustificativi, non va dimenticato che essi devono essere conservati per tutto il periodo utile all’accertamento (l’Amministrazione finanziaria può notificare l’accertamento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, quindi, per quest’anno, entro il 31 dicembre 2028).

Modifica dei dati ed effetti sui controlli

Occorre fare molta attenzione all’opportunità o meno di fare alcune modifiche (sempre che le stesse non siano obbligatoriamente richieste).

Infatti, l’invio di un modello senza (se si selezione il pulsante “Accetta 730”) o con modifiche (selezione del pulsante “Modifica 730”) ha importanti risvolti in termini di controlli, come riportato nella tabella che segue.

Dichiarazione precompilata

Presentazione

Controlli (1)

Accettata

Diretta o mediante sostituto

Nessuno

Modificata

Diretta o mediante sostituto

– controllo documentale anche sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali); la stessa esclusione prevista nel caso di dichiarazione accettata senza modifiche opera invece per la parte dei dati relativi agli oneri, forniti da soggetti terzi, indicati nella dichiarazione precompilata, che non risultano modificati; (2)

– controllo preventivo, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a tale termine ed erogazione dei rimborsi non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a tale termine (3)

Accettata o modificata

Tramite CAF o professionista

controllo documentale effettuato nei confronti del CAF o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, esteso anche ai dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi

Rifiutata (dichiarazione non precompilata)

Ordinari controlli sulle dichiarazioni (stessi controlli previsti per la presentazione di modello precompilato tramite CAF/professionista).

(1) Resta fermo il controllo sulla sussistenza delle condizioni oggettive che danno diritto alle detrazioni e alle agevolazioni, oltre alle altre ordinarie attività di controllo sulla omissione di redditi.

(2) Con riferimento agli oneri forniti dai soggetti terzi che risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate effettua il controllo formale relativamente ai documenti che hanno determinato la modifica.

(3) Il controllo preventivo si applica in caso di modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 30 maggio 2022 ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

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