Nuove FAQ dell’Agenzia delle Entrate sulla comunicazione delle spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale. L’Agenzia ribadisce che il contribuente infatti deve sempre essere messo in condizione di esercitare il diritto di opposizione all’invio all’Agenzia dei dati relativi alle spese da lui effettuate.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nuove FAQ sulla comunicazione dei dati delle spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale.
Va comunicato all’abbonato che l’azienda di trasporto trasmetterà i dati relativi al suo abbonamento all’Agenzia delle Entrate?
È sempre opportuno informare il titolare dell’abbonamento che i dati sono trasmessi all’Agenzia delle Entrate ai fini della dichiarazione precompilata e che può essere esercitato il diritto di opposizione: il contribuente infatti deve sempre essere messo in condizione di esercitare il diritto di opposizione all’invio all’Agenzia dei dati relativi alle spese da lui effettuate.
È prevista la trasmissione dei dati di spesa nei casi di vendita di abbonamenti esclusivamente di tipo impersonale che quindi possono essere utilizzati da chiunque?
Come da circolare n. 14/E del 2023, il titolo di viaggio deve contenere ogni informazione utile a individuare il servizio reso (soggetto utilizzatore, periodo di validità, spesa sostenuta e data di sostenimento della spesa). Tali requisiti si ritengono soddisfatti anche nel caso in cui la documentazione, pur non contenendo alcun riferimento esplicito al nominativo dell’avente diritto, sia comunque a lui riconducibile in modo univoco, ad esempio perché contenente il numero identificativo dell’abbonamento allo stesso intestato.
Se invece, il titolo stesso non prevede alcuna individuazione del soggetto titolare dell’abbonamento, i relativi dati non dovranno essere trasmessi, in quanto l’azienda non ha disponibilità di un dato obbligatorio.
Come deve comportarsi l’azienda di trasporto se ha gestito solo il rimborso del titolo di viaggio venduto da altro soggetto (tabacchi o edicola)?
L’azienda di trasporto deve sempre comunicare i rimborsi anche in mancanza dei dati di spesa. Se l’azienda di trasporto eroga un rimborso a fronte di un titolo emesso da altro soggetto e attraverso la procedura di rimborso raccoglie i dati richiesti dal Tracciato Record D delle specifiche tecniche (CF del titolare dell’abbonamento, CF del soggetto che ha ottenuto il rimborso, anno di sostenimento della spesa rimborsata e importo rimborsato), deve sempre comunicarlo. Se l’azienda di trasporto invece ha a disposizione anche i dati di spesa dell’abbonamento per cui, nello stesso anno, ha erogato un rimborso, dovrà comunicare l’importo netto dell’abbonamento utilizzando il tracciato Record C (spesa).
Come deve comportarsi l’azienda di trasporto nel caso di acquisto dell’abbonamento a dicembre 2024 e rimborso parziale della spesa ad aprile 2025?
I dati vanno comunicati in base all’anno d’imposta. Nella comunicazione relativa ai dati del 2024 andrà inserito il dato di spesa (tracciato Record C), nella comunicazione relativa ai dati del 2025 andrà inserito il dato del rimborso (Tracciato Record D) indicando il 2024 quale anno di sostenimento della spesa.
Copyright © – Riproduzione riservata
Per accedere a tutti i contenuti senza limiti abbonati a IPSOA Quotidiano Premium
1 anno
€ 118,90
(€ 9,90 al mese)
Primi 3 mesi
€ 19,90
poi € 35,90 ogni 3 mesi