
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato sul proprio portale un atto di indirizzo del 27 febbraio 2025 con cui vengono forniti chiarimenti relativamente all’istituto dell’abuso del diritto.
Con tale ultima norma l’abuso del diritto veniva identificato con la senmplice assenza nelle operazioni realizzate dal contribuente di valide ragioni economiche extrafiscali.
In tal modo erano considerate abusive alcune operazioni per il solo fatto che il contribuente ne avesse tratto un vantaggio fiscale, senza verificare se il vantaggio fosse indebito in quanto derivante dall’aggiramento di obblighi e divieti previsto dell’ordinamento tributario.
Con il nuovo atto di indirizzo il Ministero dell’Economia e delle Finanze intende quindi fornire agli uffici indicazioni metodologiche necessarie per un’applicazione dell’art. 10 bis che sia coerente con la sua ratio e rispettosa delle scelte negoziali del contribuente, comprese quelle che consentono a quest’ultimo un legittimo risparmio d’imposta.
Infatti, il risparmio d’imposta è legittimo sia quando derive dalla scelta di un regime opzionale, sia quando deriva da un’operazione alternativa, legittima, ma comportante un diverso e più ridotto carico fiscale.
Quindi l’art. 10 bis individua la linea di confine tra tale libertà e quelle condotte che, pur senza violare espressamente alcuna norma tributaria, violano lo spirito delle norme tributarie o i principi dell’ordinamento tributario.
Copyright © – Riproduzione riservata
Per accedere a tutti i contenuti senza limiti abbonati a IPSOA Quotidiano Premium
1 anno
€ 118,90
(€ 9,90 al mese)
Primi 3 mesi
€ 19,90
poi € 35,90 ogni 3 mesi