Quale Corpo di Polizia economico-finanziaria, la Guardia di Finanza ha tra i propri compiti quello di prevenire e reprimere l’immissione di denaro “sporco” nei circuiti legali dell’economia, attraverso una duplice linea d’intervento che si esprime sia mediante controlli di tipo amministrativo, sia attraverso indagini di polizia giudiziaria.
Tralasciando le indagini di polizia giudiziaria, per le quali i militari della Guardia di Finanza sono attori in virtù dei poteri di polizia giudiziaria assegnati dall’art. 55 del codice di procedura penale, analizziamo i controlli di tipo amministrativo, elencati nel D.Lgs. n. 231/2007.
L’art. 9 del citato decreto Antiriciclaggio dispone che:
“[…] il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza:
a) effettua ispezioni e controlli anche con i poteri attribuiti al Corpo dalla normativa valutaria. I medesimi poteri sono attribuiti ai militari appartenenti ai reparti della Guardia di finanza ai quali il Nucleo speciale di polizia valutaria delega le ispezioni e i controlli;