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Art Bonus anche per Fondazione con sede in immobile di proprietà della Regione

Art Bonus Anche Per Fondazione Con Sede In Immobile Di Proprietà Della Regione

Sono ammissibili all’agevolazione fiscale Art bonus i contributi destinati a sostenere gli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell’immobile sede della Fondazione che ha sede in un immobile di proprietà di una Regione, qualora lo stesso abbia la caratterizzazione giuridica di bene culturale. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 411 del 2 agosto 2023 con cui ha fornito chiarimenti in tema di erogazioni liberali finalizzate allo specifico sostegno dell’attività di conservazione, manutenzione e valorizzazione di beni culturali.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta a interpello n. 411 del 2 agosto 2023 in tema di erogazioni liberali finalizzate allo specifico sostegno dell’attività di conservazione, manutenzione e valorizzazione di beni culturali di una Fondazione che ha sede in un immobile di proprietà di una Regione.

Il Ministero della cultura ha affermato che, in merito all’applicabilità dell’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 1 del decreto­legge n. 83 del 2014, ad erogazioni liberali destinate al sostegno dell’attività di conservazione, manutenzione e valorizzazione di beni culturali di una Fondazione che ha sede in un immobile di proprietà di una Regione, è importante rilevare che tra il richiamato soggetto pubblico e la Fondazione, titolare dei beni collocati all’interno dell’immobile, esiste un comodato transattivo in ragione di un vincolo di unitarietà, stabilito con decreto dell’allora Ministero per i beni e le attività culturali.

In forza del dato normativo, possono accedere al beneficio fiscale di cuiall’art icolo 1 del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, soltanto le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica.

Dalle richiamate coordinate normative risulta, dunque, elemento indefettibile, ai fini del riconoscimento del c.d. Art bonus, il requisito dell’appartenenza pubblica del patrimonio culturale.

Ne deriva che sembra potersi concludere nel senso della ammissibilità all’agevolazione fiscale di cui all’articolo 1 del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, soltanto delle erogazioni liberali destinate a sostenere gli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell’immobile sede della Fondazione, in ragione della sua appartenenza pubblica.

Ne consegue che sono ammissibili all’agevolazione fiscale Art bonus i contributi destinati a sostenere gli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell’immobile sede della Fondazione, qualora lo stesso abbia la caratterizzazione giuridica di bene culturale.

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