Bollo auto, dal 1° gennaio si versa solo con «PagoPa»
- 3 Dicembre 2019
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Dal 2020, stando ai progetti originari del governo Renzi, si sarebbe dovuto abolire il Pra, istituendo il documento unico (che era già stato rinviato al 1° gennaio 2020 e ora la legge di bilancio sta per far slittare ulteriormente, dando tempo fino al 1° novembre 2020 per far partire il sistema completamente). Dopo la retromarcia dovuta all’esigenza di salvare il Gran Premio d’Italia anche con gli incassi del Pra, ora gli emendamenti al decreto fiscale riportano all’Aci (che gestisce il registro) tutti i dati sul pagamento del bollo, rendendo più difficili per il futuro ulteriori blitz abolitivi. Peraltro, l’emendamento lascia in piedi gli archivi regionali, prevedendo un futuro disciplinare di cooperazione tra le varie banche dati, che tante prove di mancato coordinamento hanno dato in questi vent’anni di bollo gestito dalle Regioni.
Non è però passato un altro emendamento favorevole all’Aci (il cui nome veniva, infatti, riportato come titolo del testo circolato in questi giorni): obbligava a registrare nel Pra anche i nomi dei noleggiatari a lungo termine dei veicoli (già noti alla Motorizzazione). Per il settore del noleggio, l’Aniasa si dichiara comunque pronta a collaborare per migliorare la normativa.
Airbag moto, niente detrazione:?mancano le coperture
Per chi acquista airbag per moto (anche integrati nel vestiario specifico per motociclisti) dal 2020 era prevista anche una detrazione del 50% delle spese documentate, fino a un massimo di 500 euro. Il tutto fino a un onere complessivo di 30 milioni l’anno per lo Stato. Ma tra le condizioni
contenute nel parere favorevole della commissione Bilancio della Camera c’è quella di cancellare il bonus per l’acquisto di airbag per la moto, perché mancano le coperture.
Autotrasporto e microtaxi
Gli incentivi di 12,9 milioni previsti per il rinnovo del parco veicolare arrivano a 25 milioni e diventano applicabili non solo ai camion, ma anche agli autobus.
Si salvano, però, i vecchi microtaxi delle isole minori (quelli ricavati da modelli come l’Ape Piaggio), che già da quest’anno non avrebbero potuto più circolare (legge 190/2014) e ora guadagnano una proroga al 31 dicembre 2020.