In tema di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, sono secluse dalle nuove misure sovvenzionali gli investimenti la cui realizzazione costituisca adempimento dei precisi obblighi assunti dalle imprese operanti nell’ambito della gestione in concessione di attività regolate, trattandosi di investimenti la cui effettuazione e la cui ”remunerazione” trovano diretta corrispondenza nel piano economicofinanziario del contratto di concessione e nella determinazione della tariffa. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 134 del 23 gennaio 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta a interpello n. 134 del 23 gennaio 2023 in tema di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali.
Nello specifico, si tratta di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi di cui agli artt. 1, cc. 184197, della Legge n. 160/2019 e 1, cc. 10511063, della Legge n. 178/2020 con particolare riferimento all’ipotesi di beni acquistati nell’ambito di un appalto pubblico, avente oggetto il servizio di ristorazione a favore di Aziende Sanitarie Locali.
La normativa prevede l’espressa esclusione dall’ambito oggettivo dell’agevolazione dei beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Con tale previsione, il legislatore ha evidentemente inteso escludere dalle nuove misure sovvenzionali che per loro stessa natura sono in via di principio finalizzate ad incentivare l’effettuazione di nuovi investimenti che altrimenti l’impresa non intraprenderebbe o intraprenderebbe in misura minore gli investimenti la cui realizzazione costituisca adempimento dei precisi obblighi assunti dalle imprese operanti nell’ambito della gestione in concessione di attività regolate, trattandosi di investimenti la cui effettuazione e la cui ”remunerazione” trovano diretta corrispondenza nel piano economicofinanziario del contratto di concessione e nella determinazione della tariffa.
A cura della Redazione