Bonus edilizi: le proposte di ANC per le cessioni dei crediti
- 3 Marzo 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
In tema di bonus edilizi è indispensabile agevolare lo smobilizzo dei crediti d’imposta, già presentati e accettati nel cassetto fiscale, da parte dei cessionari, permettendo loro di utilizzare subito, senza alcun limite temporale, la compensazione in F24. Lo ha evidenziato ANC con un documento contenente una serie di proposte di emendamento. Con l’intento di cercare di ridurre l’impatto della misura sulla finanza pubblica, si prevede il versamento, nelle condizioni in cui si determini un extra profitto, di una imposta sostitutiva del 3% dei crediti smobilizzati, che permetterebbe il recupero immediato di una entrata straordinaria per le casse dello Stato.
Con un documento pubblicato il 2 marzo 2023 ANC ha predisposto delle proposte di emendamento volte ad evitare che i soggetti economicamente coinvolti dalle nuove regole sulle cessioni dei crediti siano pesantemente penalizzati dalle sostanziali limitazioni previste dal Governo, e a fare in modo che si renda possibile assicurare lo sblocco dei crediti d’imposta incagliati
Infatti, il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 introduce modifiche alle norme contenute nel DL 34/2020, che regolano le cessioni dei crediti riguardanti le detrazioni fiscali per i bonus edilizi.
È impensabile non tenere conto delle tante imprese che oggi si ritrovano nel loro cassetto fiscale i crediti d’imposta derivanti dallo sconto in fattura applicato e che, per effetto delle spese già sostenute in termini di materiali e mano d’opera, sono carenti di liquidità e rischiano di non poter proseguire nella loro attività.
Pertanto è indispensabile agevolare lo smobilizzo dei crediti d’imposta, già presentati e accettati nel cassetto fiscale, da parte dei cessionari, permettendo loro di utilizzare subito, senza alcun limite temporale, la compensazione in F24.
Su questo punto, la proposta di ANC, con l’intento di cercare di ridurre l’impatto della misura sulla finanza pubblica, prevede il versamento, nelle condizioni in cui si determini un extra profitto, di una imposta sostitutiva del 3% dei crediti smobilizzati, che permetterebbe il recupero immediato di una entrata straordinaria per le casse dello Stato.
L’altra proposta dell’Associazione prevede la remissione in bonis, tramite lo strumento del ravvedimento operoso, per i contratti preliminari di vendita precedentemente non registrati tenendo conto anche del fatto che i contratti preliminari non contemplano l’obbligo della registrazione.
Per l’ANC le proposte emendative formulate possono essere in grado di favorire il rilancio economico delle imprese del settore edilizio, di assicurare la parziale copertura finanziaria per le casse dello Stato nonché di limitare fenomeni speculativi nel circuito di cessione crediti /sconto in fattura.
A cura della Redazione
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