La tassazione del contratto preliminare contenente acconti o caparre ha suscitato nel corso degli anni un cospicuo contenzioso legato all’imposta di registro. In particolare, le maggiori criticità si presentavano laddove l’imposta di registro versata in misura proporzionale sul preliminare doveva essere imputata al tributo dovuto in misura fissa sul contratto definitivo. La questione, sotto vari profili applicativi, è stata oggetto di forte contrasto tra prassi dell’Agenzia delle Entrate e giurisprudenza di legittimità ma, oggi, tale problematica potrebbe ritenersi definitivamente superata grazie al D.Lgs. n. 139/2024. Quest’ultimo, seguendo lo spirito della legge delega n. 111/2023 che ha fissato l’obiettivo di semplificare l’attuale quadro normativo in materia di tributi indiretti diversi dall’IVA, ha elevato a rango normativo il principio della tassazione del preliminare nei limiti del definitivo.
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