Il locatore può mantenere il domicilio fiscale e la dimora abituale all’interno dell’immobile destinato alla locazione turistica
di Matteo Rezzonico
Affitto di un immobile, quali sono gli obblighi dell’inquilino
2′ di lettura
Il quesito. Vorrei iniziare a destinare un’abitazione alle locazioni di tipo breve (sotto i 30 giorni), optando per la cedolare secca in fase di perfezionamento del soggiorno (in Italia operato solo da un intermediario online). Nell’immobile, tuttavia, ha residenza e sede fiscale mio padre, che fa l’agente di commercio. L’immobile si può comunque destinare all’affitto turistico breve, oppure mio padre è costretto a cambiare residenza e sede fiscale dell’attività?
C.T. – Milano
GUARDA IL VIDEO: Affitto di un immobile, quali sono gli obblighi dell’inquilino
La risposta. In termini generali, a norma dell’articolo 43 del Codice civile, «il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale».
Tenuto conto che l’immobile cui si riferisce il lettore dev’essere affittato soltanto per brevi periodi, in base all’articolo 4 del Dl 50/2017, il padre del locatore può mantenere il domicilio fiscale all’interno dei locali in questione (eventualmente inserendo una clausola che specifichi ciò nel contratto).
Anche la residenza può essere mantenuta all’interno dei locali in questione, se il padre del locatore non dimora stabilmente altrove (il che non sembra).