Con un avviso del 16 febbraio 2024, l’Agenzia delle Dogane ha pubblicato ha reso noto che con Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/567 della Commissione del 14 febbraio 2024 sono state apportate modifiche al Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/761 introducendo, a decorrere dal 1° marzo 2023, l’utilizzo del certificato di origine digitale. Tale modifica si applica alle importazioni di pollame dal Brasile, nell’ambito dei contingenti tariffari di cui ai numeri d’ordine 09.4211, 09.4214, 09.4217, 09.4251, 09.4252, 09.4253, 09.4410 e 09.4420 previsti nell’allegato XII del Regolamento (UE) 2020/76, che, ai fini dell’immissione in libera pratica, devono essere accompagnati da un certificato di origine digitale rilasciato dalle autorità brasiliane competenti.
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L’Agenzia delle Dogane ha pubblicato un avviso in data 16 febbraio 2024 con cui ha reso noto che con Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/567 della Commissione del 14 febbraio 2024 sono state apportate modifiche al Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/761 introducendo, a decorrere dal 1° marzo 2023, l’utilizzo del certificato di origine digitale.
Tale modifica si applica alle importazioni di pollame dal Brasile, nell’ambito dei contingenti tariffari di cui ai numeri d’ordine 09.4211, 09.4214, 09.4217, 09.4251, 09.4252, 09.4253, 09.4410 e 09.4420 previsti nell’allegato XII del Regolamento (UE) 2020/76, che, ai fini dell’immissione in libera pratica, devono essere accompagnati da un certificato di origine digitale rilasciato dalle autorità brasiliane competenti.
L’intervenuta modifica prevede che il certificato di origine è rilasciato utilizzando il modulo di cui all’allegato XVII conformemente alle specifiche tecniche ivi stabilite.
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