CNDCEC, de Nuccio: bene regime fiscale ad hoc per il Terzo Settore

La Commissione Europea ha approvato il regime fiscale speciale per il Terzo settore italiano, che sarà in vigore dal 2026. Il provvedimento prevede la defiscalizzazione degli utili reinvestiti dagli enti no profit, incentivi per gli investitori e l’introduzione di titoli di solidarietà con un’aliquota agevolata del 12,5%. Il CNDCEC, con il Presidente Elbano de Nuccio e il Consigliere David Moro, ha espresso soddisfazione e si è detto pronto a collaborare per l’attuazione delle nuove norme, ringraziando il Ministero del lavoro e il Viceministro Bellucci.

Via libera della Commissione Europea al regime fiscale ad hoc per il Terzo settore in Italia, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Contenuto del regime fiscale

Come spiegato dal Viceministro del lavoro Maria Teresa Bellucci, il nuovo regime fiscale ad hoc prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio.

Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore.

Tra le altre novità c’è anche l’introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che garantiranno agli investitori il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con l’applicazione dell’aliquota del 12,5%.

Reazioni dei commercialisti

“L’OK della Commissione Europea alle norme fiscali in favore del Terzo settore rappresenta un passaggio estremamente importante per il futuro del no profit. La nostra categoria è pronta a fornire il suo contributo per la piena e migliore applicazione delle nuove norme, la cui approvazione abbiamo sempre sostenuto”. È quanto afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio.

“In questi anni – aggiunge il consigliere nazionale delegato alla materia David Moro – abbiamo seguito questo tema molto da vicino, nella convinzione che un regime fiscale ad hoc rappresentasse un elemento determinante per la crescita e il rafforzamento del Terzo settore. Nel ringraziare il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e in particolare il Viceministro Maria Teresa Bellucci per essersi confrontato con il nostro Consiglio nazionale e per aver portato a casa questo significativo risultato, mettiamo a disposizione le nostre competenze in questo ambito, anche per dirimere eventuali criticità interpretative e applicative che dovessero intervenire”.

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CNDCEC, Comunicato Stampa 8/3/2025

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