Come tassare i compensi degli sportivi dilettantistici del 2023
- 12 Dicembre 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Con la risposta a interpello n. 474 dell’11 dicembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni sul trattamento fiscale dei compensi percepiti dai lavoratori sportivi nell’area del dilettantismo per il periodo d’imposta 2023.
Il trattamento fiscale dei compensi prima della riforma
Questa disposizione era applicabile anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
Il trattamento fiscale dei compensi dopo la riforma
La riforma dello sport, in vigore dal 1° luglio 2023, all’art. 25, comma 2, ha disposto in ordine alle modalità di svolgimento del lavoro sportivo. In particolare, si prevede che ricorrendone i presupposti, l’attività di lavoro sportivo può costituire oggetto di un rapporto di lavoro subordinato o di un rapporto di lavoro autonomo, anche nella forma di collaborazioni coordinate e continuativa ai sensi dell’art. 409, comma 1, n. 3, c.p.c..
Il comma 3bis dell’art. 25 prevede che, ricorrendone i presupposti, le associazioni e società sportive dilettantistiche, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, le associazioni benemerite e gli Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici, il CONI, il CIP e la società Sport e salute S.p.a. possono avvalersi di prestatori di lavoro occasionale, secondo la normativa vigente.
Quanto al trattamento tributario con l’art. 36 si prevede (comma 6) che i compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro e che all’atto del pagamento il lavoratore sportivo rilascia autocertificazione attestante l’ammontare dei compensi percepiti per le prestazioni sportive dilettantistiche rese nell’anno solare.
Quindi, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal 1° luglio 2023, i compensi percepiti dai lavoratori sportivi non rientrano più tra i redditi diversi, ma tra quelli di redditi di lavoro dipendente o assimilato o di lavoro autonomo.
La tassazione per il 2023
La risposta a interpello n. 474 del 2023 si sofferma sull’analisi delle norme transitorie.
Come emerge dagli atti parlamentari, la quota esclusa dalla base imponibile delle imposte sui redditi, per i compensi dei lavoratori sportivi dell’area del dilettantismo, è pari a 15.000 euro anche per tale periodo d’imposta? il limite è dunque posto in via unitaria, a prescindere dall’applicazione di un duplice inquadramento fiscale a seconda della frazione di periodo interessata.
In particolare, per la quota eccedente il limite, nella nuova disciplina relativa ai compensi in oggetto, le imposte sui redditi si applicano in via ordinaria? invece, nella disciplina vigente prima della data del 1° luglio 2023, la quota eccedente è assoggettata, per i primi 20.658,28 euro eccedenti, ad un’aliquota a titolo di imposta pari al 23% (maggiorata delle addizionali regionali e comunali) e solo la parte ulteriore eccedente è assoggettata alle imposte sui redditi secondo il regime ordinario.
A decorrere dalla medesima data del 1° luglio 2023, i compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo sono esclusi da imposizione fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro.