Commercialisti, soddisfazione per l’approvazione definitiva della delega fiscale

L’approvazione definitiva alla Camera della delega fiscale rappresenta un’occasione storica per il riordino complessivo della normativa tributaria del nostro Paese, ad oltre cinquant’anni ormai dall’ultimo intervento organico in questo ambito. Lo ha evidenziato il CNDCEC con un comunicato stampa del 6 agosto 2023 con cui ha espresso soddisfazione per l’approvazione e ha ricordato che Il Consiglio ha lavorato fianco a fianco con il governo ed è pronto a fornire il suo contributo anche nella fase in cui andranno predisposti i successivi decreti attuativi.

Il CNDCEC ha pubblicato un comunicato stampa in data 6 agosto 2023 riguardante l’approvazione definitiva alla Camera della delega fiscale.

Il CNDCEC ha espresso apprezzamento per il provvedimento alla cui stesura ha contribuito durante mesi di fattiva e costante interlocuzione con l’esecutivo e, in particolare, con il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

Il presidente nazionale della professione, Elbano de Nuccio, ha evidenziato come la delega rappresenti un’occasione storica per il riordino complessivo della normativa tributaria del nostro Paese, ad oltre cinquant’anni ormai dall’ultimo intervento organico in questo ambito.

Nella delega sono contenute, tra quelle proposte dalla professione, le misure relative alla rimodulazione della curva delle aliquote Irpef, alla razionalizzazione delle tax expenditure, al progressivo superamento dell’Irap, allo sfoltimento dei tributi minori, al riordino della disciplina Iva in ossequio alle disposizioni unionali, alla valorizzazione dello Statuto dei diritti del contribuente, alla semplificazione degli adempimenti tributari e alla rimodulazione dell’Ires in funzione dell’incentivazione agli investimenti e all’innovazione.

Il Consiglio ha lavorato fianco a fianco con il governo nella fase che ha portato all’approvazione definitiva del testo di legge delega ed è pronto a fornire il suo contributo anche nella fase in cui andranno predisposti i successivi decreti attuativi.

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