Va subito premesso che, mentre i soggetti ISA sono tenuti a compilare un apposito modello, parte integrante dei modelli ISA, i contribuenti in regime forfetario devono procedere con la compilazione della nuova sezione VI del quadro LM del modello Redditi PF.
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Tralasciando tutti gli altri aspetti, si focalizza l’attenzione sul concordato previsto per i titolari di reddito d’impresa e, in particolare, sul reddito d’impresa oggetto di concordato per i soggetti cui si applicano gli ISA.
Chi sono i soggetti interessati
Possono accedere al concordato preventivo biennale i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti e professioni che applicano gli ISA.
Quali condizione per l’accesso?
I contribuenti non devono avere debiti tributari ovvero, nel rispetto dei termini previsti per la presentazione della dichiarazione dei redditi (per l’anno 2023 entro il 15 ottobre 2024), devono aver estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate, compresi interessi e sanzioni, ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione.
Non concorrono al limite i debiti oggetto di provvedimenti di sospensione o di rateazione sino a decadenza dei relativi benefici secondo le specifiche disposizioni applicabili.
Il reddito
Infatti, la proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate non considera:
Plusvalenze e sopravvenienze attive
Deve essere sottolineato che l’esclusione dal concorso per la determinazione del reddito concordato di determinati componenti straordinari, è solo “temporanea”, poiché il comma 2 dell’art. 16 dispone che il saldo netto tra le plusvalenze, le sopravvenienze attive, le minusvalenze e le sopravvenienze passive, nonché i redditi derivanti dalle partecipazioni, determina una corrispondente variazione del reddito concordato secondo i meccanismi previsti dalle singole disposizioni ad esse applicabili.
In altri termini, il saldo attivo di questi componenti determina una variazione in aumento del reddito concordato, pur se è possibile applicare le disposizioni previste, per esempio, con riguardo alla tassazione frazionata delle plusvalenze e delle sopravvenienze attive ricorrendone le condizioni.
Ed allora, sembra opportuno precisare alcuni aspetti attinenti alle regole di tassazione delle plusvalenze e delle sopravvenienze attive, in quanto, il summenzionato comma 2, stabilisce che variano il reddito concordato “secondo i meccanismi previsti dalle singole disposizioni ad esse applicabili”.
Plusvalenze
Ad esempio Considerando una plusvalenza di 10.000 euro, in mancanza di minusvalenze, qualora la proposta di reddito concordato rechi un importo pari a 20.000 euro, a questo reddito si deve aggiungere detta plusvalenza, che, ricorrendone le condizioni, può partecipare per una quota di 2.000 euro, rinviando la differenza di 8.000 euro nei successivi esercizi. |
Appare doveroso evidenziare che, tra le plusvalenze realizzate che rilevano ai fini del concordato preventivo biennale rientrano anche quelle derivanti dalla cessione di immobilizzazioni finanziarie (ad esempio, partecipazioni), con possibilità di tassazione frazionata in cinque periodi d’imposta, se i beni (immobilizzazioni finanziarie) risultano iscritti negli ultimi tre bilanci.
Sopravvenienze attive
Pertanto, anche tali componenti positivi saranno sommati al reddito concordato, con possibilità di partecipazione in modo frazionato, con scelta che deve risultare compilando il quadro RS della dichiarazione dei redditi.