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Concordato preventivo biennale: in G.U. i passaggi per la definizione della proposta

Concordato Preventivo Biennale: In G.u

Nella Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2024 è stato pubblicato il Decreto del Mef 14 giugno 2024 con cui è stata approvata la metodologia relativa al concordato preventivo biennale.

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance, rivolto ai contribuenti, imprese e lavoratori autonomi, di minori dimensioni, previsto dal decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, al fine di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo.

Il CPB è finalizzato alla definizione, per un biennio, del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Al concordato preventivo biennale, possono accedere i soggetti titolari di reddito di impresa o derivante dall’esercizio di arti e professioni:

-tenuti all’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);

– che adottano il Regime forfetario;

L’oggetto della definizione del CPB è diverso per le due tipologie di contribuenti in ragione delle differenze che intercorrono nelle obbligazioni tributarie a cui sono tenute.

Con il nuovo Decreto, quindi, sono stati descritti i diversi passaggi metodologici che conducono alla definizione della proposta di CPB sia con riferimento alla base imponibile ai fini delle imposte dirette e sia alla base imponibile ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive per i contribuenti tenuti all’applicazione degli ISA.

In particolare. viene decrescritta la metodologia in base alla quale l’Agenzia formula ai contribuenti di minori dimensioni, che svolgono attività nel territorio dello Stato e che sono titolari di reddito di impresa ovvero di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni, una proposta di concordato. La predetta metodologia, predisposta con riferimento a specifiche attività economiche, tiene conto degli andamenti economici e dei mercati, delle redditività individuali e settoriali desumibili dagli ISA e delle risultanze della loro applicazione, nonchè degli specifici limiti imposti dalla normativa in materia di tutela dei dati personali, ed è individuate nella nota tecnica e metodologica, per l’elaborazione della proposta di concordato per i contribuenti che, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, hanno applicato gli ISA.

Il concordato cessa di produrre effetti a partire dal periodo di imposta in cui si realizzano minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi, eccedenti la misura percentuale prevista, rispetto a quelli oggetto del concordato stesso, in presenza di talune circostanze eccezionali.

Al fine di garantire il graduale raggiungimento di un livello corrispondente alla piena affidabilità al termine del biennio oggetto di concordato, la proposta per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024, tiene conto di quelli dichiarati per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, nella misura del 50%, del maggiore reddito individuato.

Ai medesimi fini, la proposta per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024 relativa al valore della produzione netta, tiene conto di quanto dichiarato per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023.

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