Le istruzioni al modello CPB chiariscono alcuni dubbi
Grazie alle indicazioni contenute nel provvedimento vengono superati alcuni dubbi interpretativi che erano sorti subito dopo l’approvazione del decreto attuativo della delega fiscale.
Il punto 2.2 del provvedimento direttoriale afferma espressamente che il modello da utilizzare per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini della determinazione della proposta di concordato “è presentato esclusivamente dai contribuenti che nel periodo d’imposta 2023 hanno esercitato, in via prevalente, una delle attività economiche del settore dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio per le quali risultano approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, tenuti all’applicazione degli stessi per il medesimo periodo d’imposta e che intendono aderire alla proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025”.
Dalla mera lettura del decreto si desume testualmente che al fine di poter applicare il nuovo strumento di compliance non è sufficiente l’esercizio di un’attività il cui ISA sia stato approvato, ma è altresì necessario che il contribuente sia obbligato all’applicazione dei predetti indicatori.
Attenzione La circostanza si verifica allorquando il contribuente abbia iniziato l’attività nell’anno 2023 oppure a causa del non normale esercizio dell’attività. Ad esempio, non si applicano gli ISA a causa dell’interruzione dell’attività per l’intero anno in quanto sono stati ristrutturati gli immobili strumentali. |
Un altro elemento che si desume dal decreto direttoriale è che il modello riguardante la comunicazione dei dai relativi alla proposta di concordato preventivo biennale, cioè il modello c.d. CPB 2024-2025, è parte integrante del modello Redditi e, in particolare, del modello ISA. L’apposito modello, ad eccezione dei contribuenti che applicano il regime forfetario, dovrà essere trasmesso unitamente alla dichiarazione dei redditi.
Il software utilizzato per la verifica della posizione del contribuente a seguito dell’applicazione degli ISA, con l’attribuzione del punteggio finale, determinerà automaticamente anche la proposta di concordato che il contribuente dovrà valutare.
Il nuovo modello di concordato deve essere però presentato esclusivamente nel caso in cui il contribuente decida di accettare la proposta di concordato. In questo caso devono essere indicati i dati richiesti. Il contribuente dovrà attestare la presenza dei requisiti necessari per aderire alla proposta, l’assenza di cause di esclusione e l’eventuale presenza di eventi straordinari.
I righi da compilare
Nei righi da P06 a P09 saranno indicati i redditi propositi per gli anni 2024 e 2025 e il valore della produzione netta ai fini IRAP per le medesime annualità.
In corrispondenza del rigo P10 dovrà essere contrassegnata l’apposita casella nell’ipotesi di accettazione della proposta.
Per i contribuenti in forfetario
In tale ipotesi l’accesso al concordato è consentito per il solo periodo d’imposta 2024 compilando direttamente la parte del modello relativo alla nuova Sezione VI “Concordato preventivo regime forfetario” inserita all’interno del quadro LM del modello Redditi 2024.
Nella nuova sezione non dovranno essere indicati specifici dati, ma il contribuente dovrà semplicemente contrassegnare alcune caselle autocertificando la presenza dei requisiti per l’accesso al nuovo istituto di compliance e l’assenza di eventuali cause di esclusione. Nella nuova sezione sono presenti appositi campi ove risulterà indicato il reddito proposto e la casella da contrassegnare in caso di accettazione.
Valutazioni di convenienza in attesa del software
Le valutazioni di convenienza dell’adesione al concordato preventivo biennale sono quindi rinviate al momento in cui sarà disponibile il relativo software. Solo in questo momento i contribuenti saranno in grado di valutare la convenienza dell’adesione considerando la rischiosità dell’operazione, il reddito proposto e i vantaggi derivanti dall’adesione al nuovo istituto.