Contabilità parallela: presupposto per il reato di dichiarazione fraudolenta tramite altri artifici

La tenuta di una contabilità parallela affiancata a quella ufficiale, finalizzata all’evasione delle imposte dirette e dell’IVA, è sufficiente ad integrare gli altri mezzi fraudolenti necessari per la configurazione del reato di dichiarazione fraudolenta tramite altri artifici di cui all’art. 3 del D.Lgs. n. 74/2000. Lo ha precisato la Guardia di Finanza in risposta ad alcuni quesiti. La GdF ha chiarito anche che, qualora la mancata conservazione abbia ad oggetto gli stessi documenti di cui si contesta la mancata adeguata verifica della clientela, la contestazione della mancata conservazione è assorbita dalla contestazione per omessa verifica.Fonte