Controlli fiscali 2019: caccia all’evasione delle PMI con incroci e analisi del rischio

Un fisco pronto a beneficiare, da un lato, delle masse impressionanti di dati che quotidianamente immagazzina e, dall’altro, delle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e dei Big Data: questa, in estrema sintesi, potrebbe essere la linea direttrice dei controlli tracciata dalla circolare n. 19/E del 2019, diramata dall’Agenzia delle Entrate, nei confronti dei contribuenti di medie e piccole dimensioni (che, come noto, rappresentano la pressoché totalità delle partite IVA del nostro Paese).

La Direzione Centrale muove i propri passi a partire dal nuovo assetto organizzativo, definito ad agosto dello scorso anno, il quale prevede all’interno delle Direzioni regionali specifiche unità organizzative demandate a svolgere attività di analisi del rischio di evasione/elusione in ambito regionale: l’obiettivo evidente è quello di “tarare” attività di controllo che siano logicamente progettate tenendo conto del tessuto socio-economico di riferimento, rifuggendo da omogeneizzazioni a livello nazionale di scarsa efficacia.

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