DEF 2023: confermato il sostegno a famiglie e imprese più esposte al caro energia
- 20 Aprile 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
La definizione del quadro programmatico aggiunge un elemento di carattere giuridico, poiché la legge di contabilità e le procedure parlamentari prevedono la loro approvazione da parte del Parlamento con risoluzione.
L’attuale quadro normativo ha previsto che le previsioni del DEF siano aggiornate dalla Nota di aggiornamento, che viene presentata a fine settembre – a ridosso della presentazione nella manovra di bilancio – per tenere conto sia delle modifiche intervenute nell’andamento delle principali grandezze di finanza pubblica, sia delle valutazioni del Governo in ordine agli obiettivi programmatici precedentemente fissati.
L’aggiornamento appare particolarmente importante in un contesto molto dinamico come quello attuale nel quale, accanto ad alcuni segnali positivi, continua a permanere un elevato grado di incertezza.
In considerazione dell’evoluzione attuale, pur non sottovalutando gli elementi positivi che emergono dai più recenti dati per l’anno in corso, le stime presentate nel documento sono improntate alla prudenza e alla responsabilità, in linea con l’approccio seguito finora dal Governo. Ma – ribadisce Giorgetti – non bisogna confondere responsabilità e prudenza con mancanza di ambizione.
L’approccio adottato finora ha infatti consentito di proseguire, anche nell’anno in corso, l’attività di sostegno a famiglie e imprese più esposte alle conseguenze del caro energia. A questo si aggiungerà, nei prossimi giorni, un ulteriore intervento a vantaggio dei contribuenti-lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Il Governo è in ogni caso consapevole dell’importanza di adottare misure di più ampio respiro che oltre a sostenere la domanda interna diano nuovo slancio alla crescita dell’economia reale.
La Relazione prevede di ricorrere all’indebitamento senza modificare il profilo degli obiettivi programmatici nominali già previsti nel precedente quadro, nei limiti, quindi, del margine che emerge dalla differenza tra l’andamento del deficit tendenziale e quello programmatico per gli anni 2023 e 2024.
Tali risorse saranno destinate a finanziare nell’anno in corso un ulteriore taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti (per oltre 3 miliardi).
Le risorse disponibili per il 2024 (oltre 4 miliardi) saranno invece destinate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Il DEF 2023 quindi espone un quadro realistico degli andamenti di finanza pubblica. Il Governo intende dare stabilità alla ripresa realizzata negli ultimi due anni, per evitare il ritorno ai ritmi di crescita asfittica che hanno caratterizzato lunghi periodi del passato. Uno sviluppo economico robusto e una politica di bilancio attenta ed equilibrata sono infatti elementi fondamentali per rendere sostenibile il percorso di consolidamento avviato per ridurre l’elevato debito pubblico accumulato anche in anni recenti.
Il sostegno pubblico all’attività economica continuerà a essere assicurato, ma la selezione degli interventi da adottare dovrà essere rigorosa, per ottenere la massima efficacia dell’impiego delle risorse utilizzate e ridurre i divari che a vario livello continuano a caratterizzare il nostro Paese.
A cura della Redazione