Dividendi corrisposti alla casa madre residente nel Regno Unito: quale tassazione
- 20 Gennaio 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta a interpello n. 128 del 20 gennaio 2023 in tema di dividendi corrisposti alla casa madre residente nel Regno Unito.
L’intento di agevolare il commercio e gli investimenti, affermato dall’Accordo UEUK, non può superare il dato normative di cui all’articolo 27, comma 3ter, del DPR 600/1973 e, pertanto, non può trovare applicazione la ritenuta nella misura dell’1,20 per cento.
La norma interna, infatti, presuppone che la distribuzione di utili sia rivolta a ”società e agli enti soggetti ad un’imposta sul reddito delle società negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo”. L’applicazione di tale ritenuta, peraltro, non può essere invocata neppure in ragione del fatto che il Regno Unito sia incluso tra i Paesi collaborativi, poiché tale requisito è riferito esclusivamente agli Stati aderenti all’Accordo SEE.
Tuttavia, la normativa nazionale deve essere coordinata con quella convenzionale, la cui prevalenza sull’ordinamento interno è ammessa dall’articolo 169 del ”TUIR”.
In particolare, viene in rilievo l’articolo 10, paragrafo 2, lettera a), del Trattato tra Italia e Regno Unito secondo cui i dividendi possono essere tassati anche nello Stato contraente di cui la società che paga i dividendi è residente ed in conformità alla legislazione di detto Stato ma, se la persona che percepisce i dividendi ne è l’effettivo beneficiario, l’imposta così applicata non può eccedere:
– il 5 per cento dell’ammontare lordo dei dividendi se l’effettivo beneficiario è una società che controlla direttamente o indirettamente , almeno il 10 per cento del potere di voto della società che paga i dividendi.
A cura della Redazione