Esportazione e pluralità di prestazioni: quando sono esenti da IVA

Con le conclusioni del 19 dicembre 2024 rese nella causa C?427/23 dell’avvocata generale Juliane Kokott è stato chiarito che le attività di gestione delle pratiche, effettuate dal venditore, per la restituzione degli importi versati a titolo di anticipo dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) da acquirenti non residenti nell’Unione europea nell’ambito di operazioni, esenti dall’IVA, riguardanti cessioni di beni successivamente esportati da tali acquirenti, non danno luogo a una prestazione di servizi specifica e autonoma rispetto a dette cessioni. Di conseguenza, tali attività non sono imponibili, dal momento che costituiscono una semplice applicazione dell’esenzione e non sono l’espressione dell’esercizio di un’attività economica specifica diversa da quella inerente alla cessione dei beni.

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