Famiglia, la dote per i figli arriva fino a 9mila euro l’anno
- 8 Gennaio 2020
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Tra assegni al nucleo, premi alla nascita, bonus per bebé e nido ma regole e procedure diverse penalizzano i nuclei
di Michela Finizio e Valentina Melis
Famiglia, casa, auto: le novita’ che scattano quest’anno
3′ di lettura
È l’Italia il fanalino di coda della natalità nell’Unione europea, con 7,6 nascite ogni mille abitanti. A questo record allarmante guardano le nuove misure per la famiglia messe a punto dal Governo con la manovra di fine anno. Il restyling dei bonus esistenti disegnato con la legge di bilancio per il 2020 indirizza le nuove risorse, 300milioni in più rispetto a quanto stanziato l’anno scorso, a sostegno dei redditi più bassi.
A questa platea, però, già spettavano diverse agevolazioni, nazionali e locali, tutte modulate sulla situazione economica della famiglia, dagli assegni al nucleo familiare al reddito di cittadinanza per i casi di povertà. Facendo qualche simulazione, è possibile calcolare l’effetto del cumulo tra i contributi che, per le famiglie più in difficoltà e con certi requisiti, può arrivare a 9mila euro all’anno (quasi 750 euro al mese). In altri casi, però, potrebbe risultare di scarso impatto il potenziamento di misure “a rimborso” come il bonus nido, visto che già Comuni e Regioni mettono in campo robusti sconti sulle rette per chi ha l’Isee più basso. Senza contare che, in questi casi, è necessario che la famiglia dimostri di aver anticipato le somme, per chiedere poi l’aiuto.
Le novità del 2020
Tra le novità di quest’anno, oltre al congedo obbligatorio per i neo-papà che sale da 5 a 7 giorni, viene introdotto un aiuto (fino a 400 euro per neonato) per l’acquisto di latte artificiale, nel caso in cui l’allattamento naturale sia impedito da patologie certificate dal medico. Confermato anche il premio alla nascita una tantum di 800 euro, senza limiti di reddito.
Il bonus bebè, invece, destinato a ogni nuovo nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, diventa un assegno per tutti (finora spettava ai nuclei con Isee entro 25mila euro), modulato in base alla situazione economica della famiglia: avrà 160 euro al mese chi sta entro 7mila euro di Isee; 120 euro chi è nella fascia fino a 40 mila, e 80 euro chi sta sopra questa soglia.
Per quanto riguarda i bambini che frequentano gli asili nido – pur sempre una minoranza vista la carenza di posti disponibili (1 ogni 4 bambini) – le promesse iniziali di garantire a tutti le “rette gratis” sono state ridimensionate: l’attuale beneficio di 1.500 euro raddoppia a 3mila euro per i nuclei con Isee fino a 25mila euro e sale a 2.500 per chi ha Isee fra 25 e 40mila euro.