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Fisco, 55mila lettere ai contribuenti per recuperare l’Iva: obiettivo 1,5 miliardi

Fisco, 55mila Lettere Ai Contribuenti Per Recuperare L’iva: Obiettivo 1,5 Miliardi

Contrasto

L’invito è di presentare la comunicazione entro il 30 aprile (termine per la dichiarazione Iva annuale), pagando le sanzioni per l’omesso invio e l’Iva eventualmente dovuta, sempre con sanzioni e interessi. In cambio, c’è uno sconto sulla multa (tanto più forte quanto prima ci si attiva, come da ravvedimento operoso)

di Cristiano Dell’Oste e Giovanni Parente


In Italia cash batte carte, evasione Iva al 24%

3′ di lettura

Sono in arrivo 55mila lettere del Fisco, innescate dall’incrocio dei dati della fattura elettronica. Destinatari: imprese, professionisti e autonomi che hanno emesso fatture in formato digitale Xml senza poi presentare la comunicazione della liquidazione periodica Iva. E, tendenzialmente, senza versare l’imposta.

Sconti più forti a chi si ravvede prima
Le lettere delle Entrate sollecitano l’adempimento spontaneo del contribuente, cioè la compliance, che fin dal 2015 rappresenta il volto del “fisco amico” nella lotta all’evasione.

L’invito è quello di presentare la comunicazione entro il prossimo 30 aprile (termine per la dichiarazione Iva annuale), pagando le sanzioni per l’omesso invio e l’Iva eventualmente dovuta, sempre con sanzioni e interessi. In cambio, c’è uno sconto sulla multa (tanto più forte quanto prima ci si attiva, come da ravvedimento operoso).

Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore del Lunedì, l’analisi delle Entrate si è concentrata sui documenti trasmessi al Sistema di interscambio (il “postino” del Fisco che recapita le fatture elettroniche) fino al 30 giugno di quest’anno. Sotto esame è finito anche chi ha presentato l’esterometro per documentare operazioni con soggetti stranieri (per le quali è ancora ammessa la fattura cartacea).

Per il momento il Fisco si è limitato a riscontrare se la comunicazione di liquidazione è stata trasmessa o no. Ma in una fase successiva ci si concentrerà anche su chi l’ha comunicata, per verificarne la coerenza rispetto ai dati inseriti nelle fatture.

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