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Ultima chiamata per la pace fiscale. Entro lunedì 9 dicembre va infatti pagata la rata della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”. La tolleranza di 5 giorni, prevista dalla legge, ha di fatto spostato il termine del 2 dicembre per i pagamenti (già posticipato rispetto a quello iniziale del 30 novembre che cadeva di sabato) al 7 dicembre che, coincidendo nuovamente con il sabato, in ultima battuta ha fatto slittare la scadenza al 9.
Sono chiamati alla cassa i contribuenti che si sono avvalsi della rottamazione-ter, o del saldo e stralcio. Ecco, di seguito, le regole più importanti.
Decadenza da rottamazione e saldo e stralcio
Si decade dalla definizione agevolata della rottamazione ter o del saldo e stralcio, se non si pagano interamente e tempestivamente le somme previste. In questo caso, riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza, sospesi in seguito alla presentazione della dichiarazione di adesione, e prosegue l’attività di riscossione, senza possibilità di rateazione del debito. Tuttavia, gli eventuali versamenti effettuati, pur non producendo l’estinzione totale del debito, sono acquisiti a titolo di acconto degli importi compresi nel carico a ruolo.
Passaggio dal saldo e stralcio alla rottamazione-ter
Nel caso di comunicazione entro il 31 ottobre 2019, che ha negato l’accesso al saldo e stralcio, l’agente della riscossione ha segnalato al debitore che i debiti inseriti nella dichiarazione, se possono “rientrare” nella rottamazione ter, sono automaticamente inclusi nella terza rottamazione. In questo caso, il debito può essere estinto in unica soluzione entro il 30 novembre 2019, che slitta al 2 dicembre. Può anche essere ripartito in 17 rate: la prima, pari al 30% del dovuto, scade il 30 novembre 2019, che slitta al 2 dicembre. Si applicano, a partire dal 3 dicembre 2019, gli interessi al tasso del 2 per cento annuo.
Rata rottamazione-ter
Di norma, la rottamazione dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 31 dicembre 2017 si esegue, versando le somme dovute, in unica soluzione entro il 31 luglio 2019, o nel numero massimo di 18 rate consecutive, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme dovute, scadenti, rispettivamente, il 31 luglio e il 30 novembre 2019, che slitta al 2 dicembre. Sui pagamenti rateali, sono dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2019, gli interessi al tasso del 2% annuo. Al riguardo, si ricorda che il decreto fiscale per il 2020 ha concesso una nuova chance ai contribuenti che non sono arrivati in tempo a pagare la prima o unica rata della rottamazione ter scaduta il 31 luglio 2019. È stato infatti riaperto il termine di pagamento della prima rata della rottamazione ter. Il nuovo termine è fissato al 30 novembre 2019, che slitta al 2 dicembre 2019, in quanto il 30 novembre è sabato ed il primo dicembre è domenica.