Fisco, ultima chance per entrare e rimanere nel regime agevolato della flat tax
- 19 Novembre 2019
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Anche se la mini stretta prevista all’interno della manovra non è ancora in vigore a decidere l’ingresso o la permanenza nella flat tax saranno redditi e compensi del 2019
di Nicola Forte
Partite Iva, cosa rischia chi ha scelto la flat tax
3′ di lettura
Le scelte sul regime forfettario per i professionisti non possono attendere l’entrata in vigore della manovra 2020, il 1° gennaio. Dopo l’introduzione di alcuni limiti all’ingresso e alla permanenza nel regime fiscale agevolato per chi ha compensi fino a 65mila euro (delineato nel disegno di legge di Bilancio) è già ora di pianificare il futuro. Da subito è necessario mettere in atto le possibili strategie valutando opportunità e scelte prima del nuovo anno, quando ormai i giochi saranno fatti e la propria situazione fiscale sarà definita.
È?vero che il nuovo forfettario è ancora all’esame del Parlamento e potrebbe quindi subire ulteriori modifiche, ma resta il fatto che se il professionista intende entrare o rimanere in questo regime deve guardare alla situazione 2019. Questa è una significativa novità rispetto allo scorso anno, che è stato un anno “di moratoria” per la partenza rallentata del nuovo meccanismo fiscale. Tanto che le Entrate hanno reso possibile l’applicazione del forfettario anche a chi aveva cause di incompatibilità (ad esempio partecipazioni societarie)?da risolvere nel corso del 2019.
Stavolta non sarà così:?a determinare ingresso e permanenza nel regime agevolato della flat tax sarà la situazione “cristallizzata” del 2019. Vediamo quindi gli elementi da valutare sin d’ora.
I?compensiLa prima verifica riguarda l’ammontare dei compensi percepiti nell’anno. L’eventuale superamento del limite di 65mila euro nel 2019 determinerà l’uscita dal regime forfettario, o il mancato ingresso per i “professionisti ordinari”.
Deve essere fatta una stima delle possibili entrate fino a fine anno da coloro che presumono di percepire compensi per un importo che potrebbe attestarsi poco sotto o poco sopra i 65mila euro. Se si prevede di superare di poco la soglia dei compensi, la scelta da effettuare, ove possibile, sarà quella di rinviare, almeno parzialmente, l’incasso di una parte dei compensi. La scelta sarà vincente se il superamento del limite sarà dovuto a una prestazione straordinaria. Diversamente il problema si presenterà anche l’anno successivo.