Imu e Tari, niente sanzioni e interessi per chi salta la rata. Emergenza conti negli enti locali
- 19 Aprile 2020
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Sospensione delle penalità almeno fino al 30 luglio, fondo da 3,5 miliardi a Comuni e Province per le mancate entrate. Rush finale per il negoziato con la Ue sul deficit aggiuntivo
di Gianni Trovati
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La sospensione dei tributi locali arriverà sotto forma di moratoria di sanzioni e interessi per chi salta le rate. Una moratoria ancora da definire nei tempi, che però secondo le ipotesi tecniche in via di valutazione potrebbe arrivare fino al 30 luglio. Ma sulle date i lavori sono in corso, perché è evidente che ai settori più colpiti dalla crisi coronavirus servirà più tempo.
All’interno di questo calendario, le decisioni spetteranno ai sindaci, che potranno sospendere le penalità per i ritardatari senza rischiare di vedersi contestare il danno erariale. La questione riguarda prima di tutto la «nuova Imu», che riunisce le vecchie Imu e Tasi e ha l’acconto in scadenza il 16 giugno, ma anche la Tari e gli altri tributi locali.
La decisione è filtrata subito dopo la fine delle due ore abbondanti di incontro che il ministro dell’Economia Gualtieri, affiancato dai vice Laura Castelli e Antonio Misiani, ha tenuto in videoconferenza con il presidente dell’Anci Antonio Decaro e il suo collega dell’Unione delle Province Michele de Pascale.
La trattativa fra amministratori locali e governo si è assestata su un fondo da tre miliardi ai Comuni e 500 milioni alle Province (altri 1,5-2 miliardi serviranno alle Regioni), per iniziare a compensare un crollo di entrate che comincia già a farsi sentire. Un «tavolo di monitoraggio» verificherà poi l’andamento dei prossimi mesi e la probabile necessità di rabbocchi ulteriori.
Nella riunione il titolare dei conti ha provato a ricostruire un’alleanza con gli enti locali, che sono «sulla stessa barca» del governo nell’affrontare la crisi, e al termine ha rivendicato lo «sforzo straordinario» rappresentato dal nuovo fondo. L’alleanza c’è, ma per ora a metà. «Apprezziamo l’impegno ma queste risorse rischiano di essere insufficienti», fa sapere Decaro, perché i sindaci temono perdite fino a 7-8 miliardi. E anche de Pascale parla di «incontro positivo» ma sottolinea l’importanza del «tavolo di monitoraggio che andrà avanti per tutta la durata della crisi» per costruire gli aggiustamenti in corso d’opera. Aggiustamenti che saranno «chirurgici», assicura la viceministra all’Economia Laura Castelli, e basati «sull’analisi voce per voce delle mancate entrate» ma anche «i risparmi» di spesa prodotti dalla crisi.