Moratoria in vista per l’invio telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri.
È quanto prevede un emendamento al decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), all’esame delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, in scadenza entro la fine di giugno.
Sul filo di lana, quindi, ai contribuenti che effettuano vendite al dettaglio ex art. 22, D.P.R. n. 633/1972 – già alle prese con le tante novità che il 1° luglio 2019 porta con sé (basti pensare all’introduzione della nuova tempistica per l’emissione delle fatture) – viene concesso più tempo per effettuare l’invio telematico dei dati dei corrispettivi, ossia entro 12 giorni dalla data di effettuazione delle operazioni, determinata ai sensi dell’art. 6, D.P.R. n. 633/1972 (e non più a fine giornata).
Non solo, ma per il primo semestre di vigenza dell’adempimento in questione – decorrente dal 1° luglio 2019 per i contribuenti con volume d’affari superiore a 400.000 euro e dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri – la trasmissione dei dati potrà avvenire entro un mese dalla data di effettuazione dell’operazione senza che siano irrogate le sanzioni di cui all’art. 2, comma 6, D.Lgs. n. 127/2015.