IVA dovuta anche per l’immatricolazione dei veicoli provenienti da San Marino
- 20 Novembre 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Salto d’imposta fraudolento
In tale contesto si è potuto constatare, a partire dalla fine dell’anno 2020, un incremento del numero dei veicoli immatricolati in Italia, formalmente provenienti dalla Repubblica di San Marino, ma di fatto di provenienza intracomunitaria, aggirando in tal modo gli obblighi in materia di IVA, non essendo prevista una verifica da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
In caso di veicoli provenienti dalla Repubblica di San Marino, al momento, non è invece previsto alcun controllo preventivo all’immatricolazione da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate anche nel caso in cui i veicoli siano identificati con carta di circolazione comunitaria.
– l’imposta italiana dovuta dal cessionario è applicata direttamente in fattura dal cedente sammarinese, il quale, una volta riscossa, la riversa all’Ufficio Tributario sammarinese che, a sua volta, la trasferisce all’Erario italiano;
Quest’ultima modalità di assolvimento dell’imposta si presta alla realizzazione del salto d’imposta fraudolento.
Dalle analisi effettuate dall’Agenzia delle Entrate, infatti, è emersa un’evasione dell’IVA perpetrata attraverso l’interposizione di soggetti fiscalmente evanescenti in occasione sia della cessione intracomunitaria dei veicoli a favore del cessionario nazionale, sia della successiva formale introduzione dei veicoli come provenienti dalla Repubblica di San Marino.
L’applicazione dell’IVA a questa seconda transazione con il sistema del reverse charge è strumentalmente propedeutica a effettuare il salto d’imposta, poiché l’imposta non viene finanziariamente pagata né al cedente sammarinese, né tramite modello F24 ELIDE.
La novità della legge di Bilancio 2024
Al fine di contrastare la frode descritta, il disegno di legge di Bilancio 2024 modifica l’ambito applicativo dell’obbligo di versamento dell’IVA con il modello F24 “Elementi identificativi”, estendendolo agli autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi, nuovi o usati, introdotti in Italia dalla Repubblica di San Marino e dalla Città del Vaticano.
Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate saranno definite le relative modalità e i termini di attuazione.