Le proposte UNGDCEC per offrire nuovi scenari alla professione
- 9 Ottobre 2024
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Estendere un regime fiscale agevolato con flat tax per i professionisti che partecipano a piccole associazioni; semplificare e ottimizzare le procedure di liquidazione giudiziale e adeguare i compensi di curatori, commissari e liquidatori; introdurre un credito d’imposta per le PMI che si avvalgono di commercialisti qualificati come Temporary Manager. Sono alcune delle proposte avanzate dall’UNGDCEC nel corso del Convegno Nazionale, svoltosi a Piacenza dal 3 al 4 ottobre 2024: un evento che ha segnato un cambio di passo importante per la categoria dei giovani commercialisti.
Con il Convegno Nazionale dell’UNGDCEC tenutosi a Piacenza, il 3 e 4 ottobre u.s., si è di fatto concluso il primo anno del mandato triennale della Giunta che ho l’onore di presiedere.
Diversi i temi trattati e molti i colleghi che si sono prodigati, ognuno per la sua parte, per fare sì che l’evento fosse ricco di contenuti, le tavole partecipate e i workshop profittevoli. Mi sento di dire, senza presunzione, che il Convegno Nazionale ha segnato un cambio di passo importante, dato dalla consapevolezza di essere all’altezza delle tematiche e degli obiettivi che si vogliono portare avanti ma, soprattutto, dalla determinazione nel passare da “vorremmo fare” ad “abbiamo fatto”.
Le proposte dell’UNGDCEC
In questa ottica si collocano, per esempio, le proposte che l’Unione ha portato alla politica, nelle quali si è resa parte attiva nel raccogliere dalla base degli iscritti le esigenze, nell’elaborarle, metterle nero su bianco e illustrarle con soddisfazione e convinzione. Le proposte che i delegati di Giunta Serena Giannuzzi, Federico Giotti e Roberto Bonomo hanno presentato ai politici intervenuti alla tavola rotonda nel pomeriggio di venerdì sono volte:
– ad estendere un regime fiscale agevolato con flat tax per i professionisti che partecipano a piccole associazioni, per incentivare la collaborazione e l’aggregazione professionale, migliorando la competitività e la crescita;
– a semplificare e ottimizzare le procedure di liquidazione giudiziale e adeguare i compensi dei curatori, commissari e liquidatori, tenendo conto dell’inflazione e della crescente complessità dei casi;
– ad introdurre un credito d’imposta per le PMI che si avvalgono di commercialisti qualificati come Temporary Manager, al fine di promuovere il risanamento e la crescita aziendale, soprattutto per le imprese familiari.
Proposte accolte con favore dalla politica, a partire dall’Onorevole Marta Schifone la quale dalla sala ha commentato che “si tratta di proposte virtuose, la strada tracciata dai giovani è quella corretta. Siamo in particolare a favore delle aggregazioni tra professionisti, ma anche la flat tax resta una ‘missione’ che vorremmo portare avanti. Sui Temporary Manager, proporrei di istituire un tavolo di lavoro interdisciplinare per costruire la proposta nel migliore dei modi”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Senatore Antonio Misiani il quale sostiene che “il tema del valore aggiunto generato dal lavoro comune è cruciale. Colpisce il dato che soltanto un commercialista su cinque sia aggregato a colleghi o altri professionisti. Ora servono risposte concrete da parte nostra alle tematiche evidenziate dall’Unione, anche in tema di equo compenso per la liquidazione giudiziale”. Sull’attuabilità delle proposte si è espresso l’Onorevole Alberto Luigi Gusmeroli: “le proposte sono interessanti e, in alcuni casi, anche facilmente attuabili. Uniformare la flat tax per studi associati e aggregazioni di persone è già una realtà, mancano pochi passaggi per la realizzazione. E sul tavolo ci sono molte altre idee”. Infine, l’intervento del Deputato Emiliano Fenu: “attuare il regime forfettario per le aggregazioni tra professionisti avrebbe più senso dello stesso aumento del tetto per i singoli individui. È evidente che il sistema va cambiato e in questo senso tutte le proposte dell’Unione Giovani Commercialisti sono di grande interesse, per la crescita del sistema Paese e la tutela dei Professionisti”.
Ai giovani commercialisti spetta un ruolo centrale
A partire dal mio discorso di apertura e nel susseguirsi delle altre tavole rotonde che si sono avvicendate sul palco del Teatro Municipale, è emerso un filo conduttore: l’importanza dei giovani e il ruolo centrale che è necessario riservargli all’interno della categoria.
I giovani commercialisti, con la loro preparazione tecnica e apertura verso l’innovazione, sono pronti a rispondere alle sfide del mercato e le operazioni di M&A, tema scientifico del Convegno Nazionale appena concluso, sono una leva cruciale per rafforzare la competitività delle imprese che ci vedono sempre di più loro partner strategici per lo sviluppo dei propri business.
È altresì emerso, dal confronto con le associazioni dei giovani imprenditori e dei giovani manager, come sia importante instaurare una comunicazione costante tra professionista e impresa, alla base della creazione di un solido rapporto di fiducia e come la formazione sia fondamentale per facilitare questo percorso; formazione che, abbinata alle specializzazioni, delle quali l’Unione da sempre è fautrice, è stata oggetto di alcune richieste al Presidente del Consiglio Nazionale Elbano De Nuccio. In particolare, in merito alle ore di formazione e alla creazione di nuovi albi o elenchi, il Presidente Nazionale ha rassicurato la platea sul fatto che “le ore di formazione saranno compatibili con l’attività di studio” e che sarà adottato il principio dell’equipollenza.
Importante è stato il lavoro delle commissioni di studio coordinate dai delegati di Giunta e dalla Fondazione Centro Studi, che hanno dato luce a tre quaderni Knos in tema di riforma del contenzioso tributario, consulenze tecniche nei procedimenti di confisca e affitto d’azienda nella composizione negoziata della crisi. A cura della Fondazione Centro Studi, infine, l’uscita della rivista dell’Unione “Il Labirinto del professionista” con l’editoriale di Danilo Casucci, Presidente di IUYA, sull’importanza del tema dell’internazionalizzazione.
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