La legge delega di riforma del sistema tributario può rappresentare un’occasione storica per il riordino complessivo della normativa tributaria del nostro Paese, ad oltre cinquant’anni ormai dall’ultimo intervento organico in questo ambito. Lo ha evidenziato il CNDCEC con un comunicato stampa del 10 marzo 2023 coon cui ha espresso apprezzamento anche per lo spirito con cui sono state accolte molte delle proposte avanzate dai Commercialisti in settimane di fattiva e costante interlocuzione con l’esecutivo e in particolare con il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Il CNDCEC ha pubblicato un comunicato stampa in data 10 marzo 2023 riguardante la legge delega di riforma del sistema tributario.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha espresso “grande apprezzamento” per i contenuti delle bozze circolate in questi giorni della legge delega di riforma del sistema tributario.
Il testo al quale sta lavorando il governo può rappresentare un’occasione storica per il riordino complessivo della normativa tributaria del nostro Paese, ad oltre cinquant’anni ormai dall’ultimo intervento organico in questo ambito. Il Presidente del CNDCEC, Elbano De Nuccio, ha espresso apprezzamento anche per lo spirito con cui sono state accolte molte delle proposte avanzate dai Commercialisti in settimane di fattiva e costante interlocuzione con l’esecutivo e in particolare con il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Particolare plauso viene espresso dalla professione alle annunciate misure, fra le altre, relative alla rimodulazione delle curva delle aliquote Irpef, alla razionalizzazione delle tax expenditures, al progressivo superamento dell’Irap, allo sfoltimento dei tributi minori, al riordino della disciplina Iva in ossequio alle disposizioni unionali, alla valorizzazione dello Statuto dei diritti del contribuente, alla semplificazione degli adempimenti tributari.
Il consigliere e tesoriere nazionale delegato all’area fiscale, Salvatore Regalbuto, ha evidenziato che il Consiglio è pronto a lavorare fianco a fianco con il governo sia nella fase che porterà all’approvazione definitiva del testo di legge delega, sia in quella nella quale andranno predisposti i successivi decreti attuativi. L’apporto dei commercialisti potrà risultare davvero determinante nell’intero percorso riformatore, così come avvenuto finora grazie al dialogo continuo con il Mef.
A cura della Redazione