L’etica nel rapporto Fisco-Contribuente: le proposte dei consulenti italiani ed europei
- 5 Settembre 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
– un comportamento collaborativo e trasparente, mediante comunicazione tempestiva ed esauriente all’Agenzia delle Entrate dei rischi di natura fiscale e, in particolare, delle operazioni che possono rientrare nella pianificazione fiscale aggressiva;
– la promozione di una cultura aziendale improntata a principi di onestà, correttezza e rispetto della normativa tributaria, assicurandone la completezza e l’affidabilità, nonché la conoscibilità a tutti i livelli aziendali.
Cinque domande per il professionista tributario
Il documento tende a individuare una “asticella” di qualità etica nella professione tributaria.
È interessante riportare le cinque domande fondamentali, che il consulente deve porsi:
1 – esiste uno scopo economico genuino nella pianificazione fiscale, al di là di conseguire un beneficio fiscale, sia presente che futuro?
2 – le disposizioni sono artificiose o manipolate nascondendo la sostanza dietro la forma per conseguire un beneficio fiscale?
3 – è probabile che i giudici tributari e gli stakeholders informati potranno credere nel tax planning basato sulle interpretazioni delle pertinenti norme fiscali internazionali e nazionali?
4 – la costruzione fiscale sarebbe stata portata a termine se la pertinente autorità avesse avuto una visione completa di ogni aspetto della pianificazione? (elemento coerente con il primo sopra indicato per il nostro adempimento collaborativo);
5 – ci sono altre motivazioni potenziali per cui la pianificazione potrebbe essere percepita come abusiva dai policy-makers o dal pubblico?