Arriva il consueto appuntamento del 16 marzo 2022 per le società di capitale.
Come ogni anno, difatti, sono chiamate alla cassa per il pagamento della tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili di cui all’art. 2215 Codice civile.
Interessati all’adempimento sono le società di capitale, consortili e in liquidazione ordinaria che, anche quest’anno, dovranno effettuare il pagamento della tassa di concessione per l’anno 2023.
La tassa sulle concessioni governative è dovuta per i libri e registri obbligatori (art.2421 c.c.), in quanto sostituisce le concessioni governative dovute per adempiere alle singole formalità (numerazione e bollatura) previste nell’anno di riferimento per i libri sociali e i registri per i quali sussiste obbligo di “vidimazione”.
Ricordiamo che, importanti semplificazioni sotto questo profilo sono state apportate dall’articolo 8 della L. n.383/2001 – grazie al quale, con una modifica all’articolo 2215, è stata eliminato l’obbligo di bollatura e vidimazione del libro giornale e del libro degli inventari, lasciando per tali libri solo la numerazione progressiva. |
La tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili è dovuta in misura fissa, ovvero è indipendente dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine, e forfettaria, in quanto l’importo è determinato in maniera forfettaria, correlata all’entità del capitale sociale o del fondo di dotazione risultante al 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Per il 2023 la tassa sulle concessioni governative è dovuta in relazione al capitale sociale o del fondo di dotazione risultante al 1° gennaio 2023 nella misura di 309,87 euro o di 516,46 euro, rispettivamente a seconda che l’ammontare del capitale (o del fondo di dotazione) superi (o meno) 516.456,90 euro.
I soggetti obbligati al pagamento della tassa annuale potranno utilizzare l’istituto della compensazione e, se del caso, anche quello del ravvedimento operoso.
Chi paga la tassa sulle concessioni governative
La tassa sulle concessioni governative per le società annuale deve essere pagata dalle società di capitali – (S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.), comprese quelle consortili – e, qualora sussista ancora l’obbligo della tenuta dei libri da vidimare, anche per le società che sono in liquidazione – più precisamente, le società in liquidazione ordinaria, sottoposte a procedure concorsuali diverse dal fallimento.
Soggetti esonerati
Risultano esonerati dal pagamento della tassa annuale:
– le imprese individuali;
– le società di persone;
– le aziende ospedaliere e le aziende sociosanitarie;
– gli enti non economici, le associazioni e le fondazioni di volontariato;
– le società cooperative e di mutua assicurazione;
– i consorzi che non assumono la forma di società consortili;
– le società di capitali dichiarate fallite;
– le società sportive dilettantistiche costituite in società di capitali senza scopo di lucro affiliate ad una Federazione sportiva nazionale, una disciplina sportiva associata o altro Ente di formazione sportiva.
Quali sono i libri da vidimare
L’articolo 8 della Legge n.383/2011 ha abolito l’obbligo di vidimazione iniziale dei principali libri contabili obbligatori, lasciando in vigore la vidimazione: a) dei libri sociali obbligatori (artt. 2421 e 2478 Codice civile); b) di ogni altro libro o registro con l’obbligo di bollatura previsto da norme speciali. |
Come noto, invece, occorre procedere sempre alla numerazione progressiva delle pagine dei registri pur mancando l’obbligo di bollatura, sia per i libri contabili previsti dal Codice civile che per quelli previsti dalla normativa fiscale.
VIDIMAZIONE |
LIBRO O REGISTRO |
OBBLIGO PREVISTO |
SI |
libro dei soci libro delle obbligazioni libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo; libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti libri degli strumenti finanziari emessi ogni altro libro o registro per i quali l’obbligo della bollatura è previsto da norme speciali. |
Numerazione e bollatura presso il Registro delle Imprese della CCIAA ovvero presso un Notaio |
NO |
Libri contabili, previsti dal Codice civile: libro giornale libro degli inventari |
Numerazione progressiva per anno e l’assolvimento dell’imposta di bollo |
Registri, previsti dalle norme fiscali: registri Iva, registro beni ammortizzabili, etc. |
Numerazione progressiva, da apporre alla messa in uso |
Ricordiamo che dal 2011 specifiche disposizioni sono riservate, invece, per la “Documentazione informatica”, in particolare l’articolo 2215-bis del C.C. dispone che “Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all’anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell’imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato”. |
Qual è l’importo della tassa sulle concessioni governative
Per le già menzionate categorie di soggetti, dunque, resta in vigore l’applicazione dell’imposta di bollo e della tassa annuale di concessione governativa per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili.
La tassa annuale forfetaria di concessione governativa 2022 è dovuta in misura forfettaria, in base all’entità del capitale sociale o del fondo di dotazione risultante al 1° gennaio 2023, ed è pari a:
– 309,87 euro, se l’ammontare del capitale o del fondo di dotazione non supera 516.456,90 euro;
– 516,46 euro, se il capitale sociale o il fondo di dotazione supera tale importo.
IMPORTO |
CAPITALE SOCIALE (o fondo di dotazione) al 1° gennaio 2023 |
309,87 euro |
Fino a 516.456,90 euro |
516,46 euro |
Oltre 516.456,90 euro |
Ricordiamo che per il versamento è possibile effettuare la compensazione del debito con eventuali crediti disponibili.
Versamenti tardivi o omessi
Il contribuente può in ogni caso ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso.
Quando e come pagare la tassa sulle concessioni governative
La tassa sulle concessioni governative per le società deve essere pagata entro il prossimo 16 marzo 2023, mediante il modello F24.
Il versamento deve essere effettuato, direttamente oppure tramite il proprio intermediario, con modalità telematiche utilizzando il modello F24 e indicando nella sezione Erario i seguenti dati:
– nel campo “codice tributo”: il codice “7085, tassa annuale vidimazione libri sociali”;
– nel campo “anno”: 2023, cioè l’anno di riferimento della tassa pagata;
– nel campo “importo dovuto”: l’importo che la società deve pagare a seconda del capitale sociale (o al fondo di dotazione) risultante al 1° gennaio 2023.
Un’eccezione a questo iter è prevista nel caso del primo anno di attività: le società costituite dal 1° gennaio 2023 dovranno effettuare il versamento prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini Iva, utilizzando il bollettino di c/c postale n. 6007 intestato a: “Agenzia delle entrate – Centro operativo di Pescara – bollatura numerazione libri sociali”.
N.B. – In caso di trasferimento della sede sociale nella circoscrizione territoriale di competenza di un altro Ufficio (I.V.A.) non è dovuto un ulteriore versamento della tassa annuale come “tassa iniziale” (Circ. n.108/E/1996).
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Regole particolari
Per il pagamento della tassa sulle concessioni governative per le società, come detto in premessa, si può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso e, in tale fattispecie, per il pagamento delle sanzioni occorre utilizzare il modello F23:
– nel campo “codice tributo”: il codice “678T”;
– nel campo “codice ufficio”: il codice RCC e la causale “SZ”;
– nel campo “anno”: indicare l’anno per cui si sana la violazione.