L’Agenzia delle Dogane ha pubblicato una circolare in data 31 maggio 2024 in tema di impianti di accumulo elettrochimico di energia elettrica connessi alla rete di trasmissione nazionale (bess – battery energy storage system).
Le modifiche all’art.1 del Decreto Legge 7 febbraio 2002, n.7, hanno, tra l’altro, incluso i sistemi elettrochimici di accumulo dell’energia elettrica (denominati BESS – Battery Energy Storage System) tra le opere di pubblica utilità per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Infatti, tali apparati di trasformazione e di accumulazione consentono, da un lato, di bilanciare il dispacciamento dell’energia prodotta dagli impianti non programmabili e, quindi, di ottimizzare la produzione ed il consumo di energia da fonte rinnovabile nonché, dall’altro, di regolare rapidamente la frequenza della rete elettrica di trasmissione, migliorandone la stabilità.
Nel medesimo D.L.7/2002 e s.m.i. sono altresì disciplinati i casi in cui la cui realizzazione dei BESS è soggetta ad autorizzazione unica, rilasciata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dalla regione o dalle province delegate, ovvero alla procedura abilitativa semplificata di cui all’art.6 del D.lgs.28/2011.
La realizzazione di impianti di accumulo elettrochimico di potenza inferiore alla soglia di 10 MW è attività libera e non richiede il rilascio di un titolo abilitativo.
Indipendentemente dalla procedura per l’autorizzazione amministrativa, per quanto di competenza fiscale, gli impianti BESS connessi alla rete di trasmissione nazionale costituiscono officina elettrica ai sensi dell’art.54, comma 1 del TUA e, pertanto, ai sensi dell’art.1 del predetto D.L.7/2002 è fatto salvo il pagamento del diritto annuale di licenza di cui all’art.63, commi 3 e 4, del TUA.
Con la nuova circolare, quindi, l’Agenzia delle Dogane ha confermato quanto già espresso nei pareri resi dall’Amministrazione finanziaria di autorizzazione unica, e ha rappresentato che l’esercente l’officina costituita da BESS è tenuto a presentare apposita denuncia all’UD competente, ai sensi dell’art.53, comma 7, del TUA, allegando la documentazione tecnica descrittiva degli elementi salienti dell’impianto ed i relativi schemi unifilari.
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