Partite Iva, pagelle fiscali sospese. Slittano accertamenti e cartelle
- 27 Aprile 2020
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista


Nel pacchetto Fiscale la sospensione degli Isa e il rinvio al 30 settembre della notifica per 25,5 milioni di atti. Tra le misure allo studio circa un miliardo di euro per le compensazioni nei trasporti
di Marco Mobili
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La manovra di primavera da 155 miliardi di euro entra nel vivo. Nelle prossime ore il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, i tecnici del Mef e quelli di Palazzo Chigi proveranno a tirare le fila di quello che a tutti i costi sarà il decreto “Aprile”. Con un’opzione, dividere le misure e varare subito in settimana il Dl con i sussidi e gli aiuti per famiglie, imprese e lavoratori e nella prima decade di maggio licenziare un nuovo decreto con le semplificazioni e le misure cosiddette ordinamentali.
L’obiettivo ora però è quello di rispettare la scadenza di fine mese, garantire come promesso l’erogazione della Cig, della Naspi alle Colf, del reddito di emergenza e degli indennizzi da 800 euro alle partite Iva (si veda il servizio in pagina).
Spazio a qualche proposta dell’opposizione
Nella messa a punto definitiva del nuovo decreto si studia già da subito come inserire qualche misura sostenuta in queste ultime settimane dalle opposizioni, così da ripristinare un corretto dibattito parlamentare nel corso della conversione in legge. Tra queste spicca la sospensione degli indici di affidabilità economica. La norma è pronta ed è, di fatto, la modifica presentata alla Camera sul Cura Italia da Fratelli d’Italia, Una misura che potrebbe andare oltre la sola sterilizzazione degli Isa nelle strategie di controllo del Fisco. La norma, se confermata, prevede anche un ampliamento del meccanismo premiale degli Isa: chi raggiungerà un voto più che sufficiente si vedrà attenuare la stretta sulle ritenute negli appalti e quella sulle compensazioni disposte dal Dl fiscale di fine anno.
Per le imprese appaltatrici o subappaltatrici, infatti, il rispetto della regolarità fiscale dei tre anni precedenti potrà essere assolto con il voto “alto” rilasciato dagli Indici di affidabilità. Mentre i crediti di imposte dirette e Irap fino a 20mila euro potranno essere utilizzati subito in compensazione senza dover attendere la loro indicazione in dichiarazione.
Stop agli atti di accertamento
Per le partite Iva, inoltre, nessun incubo da accertamento o cartella esattoriale a partire dal 1° giugno 2020. Con una norma , forse inserita anche come correttivo al decreto imprese in conversione alla Camera, la sospensione dell’invio degli atti di accertamento (8,5 milioni) fino a dicembre così come quella delle cartelle esattoriali (17 milioni da recapitare entro la fine dell’anno) si allunga dal 31 maggio al 30 settembre prossimo.