Piano di performance share: come qualificare i proventi

Relativamente ai proventi derivati da un piano di performance share, la presunzione legale di qualificazione del reddito come reddito di natura finanziaria opera esclusivamente in riferimento ai proventi derivanti da strumenti finanziari con diritti patrimoniali rafforzati, e non riguarda il reddito derivante dalla assegnazione degli stessi, ricompreso tra i redditi di lavoro dipendente o assimilato, nella misura pari alla differenza tra il valore di mercato del titolo e il prezzo pagato dal dipendente. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 249 del 13 marzo 2023.

Con la risposta a interpello n. 249 del 13 marzo 2023 in tema di qualificazione di proventi derivati da un piano di performance share, l’Agenzia delle Entrate ricorda che l’assegnazione di azioni ai dipendenti e agli amministratori di società rappresenta, in genere, un’erogazione di un compenso in natura che costituisce reddito di lavoro dipendente o assimilato.

Ai sensi dell’art. 51, comma 2, lettera g), TUIR non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore complessivamente nel periodo d’imposta a 2.065,83 euro, a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla percezione? qualora le azioni siano cedute prima del predetto termine, l’importo che non ha concorso a formare il reddito al momento dell’acquisto è assoggettato a tassazione nel periodo d’imposta in cui avviene la cessione.

Al di fuori di tale ipotesi, simili assegnazioni devono necessariamente essere ricondotte nell’ambito dei fringe benefits e, come tali, considerate imponibili quali reddito di lavoro dipendente (o assimilato), in ragione del principio di omnicomprensività secondo cui tutte le somme e i valori che il dipendente riceve, anche da terzi, in relazione al rapporto di lavoro, costituiscono reddito di lavoro dipendente (o assimilato).

La presunzione legale di qualificazione del reddito come reddito di natura finanziaria opera esclusivamente in riferimento ai proventi derivanti da strumenti finanziari con diritti patrimoniali rafforzati, e non riguarda il reddito derivante dalla assegnazione degli stessi, ricompreso in base ai principi generali desumibili dall’art. 51 TUIR tra i redditi di lavoro dipendente o assimilato, nella misura pari alla differenza tra il valore di mercato del titolo ed il prezzo pagato dal dipendente.

A cura della Redazione

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