Il bando definitivo del concorso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro il 31 maggio 2024.
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Nella bozza del bando, all’art. 12, sono tassativamente previsti i titoli di preferenza a parità di merito, così come di seguito esposti (esclusa la preselezione):
“1. Ai sensi dell’art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni, a parità di merito, sono preferiti:
a) gli insigniti di medaglia al valor militare e al valor civile, qualora cessati dal servizio;
b) i mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
c) gli orfani dei caduti e i figli dei mutilati, degli invalidi e degli inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio nel settore pubblico e privato, ivi inclusi i figli degli esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistente sociale e degli operatori socio-sanitari deceduti in seguito all’infezione da SarsCov-2 contratta nell’esercizio della propria attività;
d) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nel Ministero dell’Economia e delle finanze, laddove non fruiscano di altro titolo di preferenza in ragione del servizio prestato;
e) maggior numero di figli a carico;
f) gli invalidi e i mutilati civili che non rientrano nella fattispecie di cui alla lettera b);
g) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma;
h) gli atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato;
m) minore età anagrafica.”
La maggior parte dei suddetti titoli è giustificata mentre, a parere di chi scrive, sono criticabili i seguenti tre casi.
Titoli di preferenza: tre casi dubbi
1. Soggetti che hanno prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nel Ministero dell’Economia e delle finanze, laddove non fruiscano di altro titolo di preferenza in ragione del servizio prestato
La giustizia tributaria è organizzata e gestita dal MEF.
Di conseguenza, è da criticare il titolo di preferenza sia perché riferito solo al MEF e non a tutta la Pubblica Amministrazione, sia perché è eccessivamente riduttivo il periodo di un anno, peraltro svolto a qualunque titolo, indipendentemente dalla professionalità ed esperienza maturate.
A parere dello scrivente, invece, il titolo deve riguardare coloro che hanno prestato lodevole servizio presso tutta la Pubblica Amministrazione per non meno di cinque anni e con un titolo qualificato.
In questo modo, si evita di avere nella Quinta Magistratura Tributaria soltanto ex impiegati e funzionari del MEF.
2. Atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato
Questo titolo è sinceramente incomprensibile; oltretutto, questo titolo è in contrasto dal punto di vista fisico con chi ha avuto seri problemi di mutilazione e di invalidità e, inoltre, non garantisce alcuna esperienza giuridica rispetto a coloro che, invece, hanno svolto attività presso l’ufficio del processo o presso gli uffici giudiziari.
A parere di chi scrive, tale titolo deve essere escluso e, invece, deve essere previsto il nuovo titolo di avvocato e di dottore commercialista iscritto presso il rispettivo Ordine professionale.
Indubbiamente, questi soggetti professionali garantiscono competenza e professionalità rispetto al semplice atleta militare.
L’ANPAL Servizi S.p.A. (precedentemente denominata Italia Lavoro) è una società in house totalmente controllata da ANPAL (Agenzia Nazionale delle Pubbliche Attive del Lavoro), organismo di diritto pubblico vigilato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Tale società opera soltanto nel campo delle politiche attive del lavoro.
Anche in questo caso, non si comprende per quale motivo i c.d. “tutor” garantiscano competenza e professionalità in materia tributaria rispetto a un avvocato o un dottore commercialista.
Anche questo, a parere dello scrivente, dovrebbe essere escluso.
L’ingresso nella nuova Quinta Magistratura Tributaria richiede competenza, professionalità, uguaglianza e trasparenza.