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Ravvedimento operoso, come ottenere il perdono delle Entrate

Ravvedimento Operoso, Come Ottenere Il Perdono Delle Entrate

procedure tributarie

L’Agenzia mette a disposizione dei contribuenti informazioni per segnalare dimenticanze, omissioni di redditi, Iva e Irap

di Salvina Morina e Tonino Morina


(grapestock – Fotolia)

2′ di lettura

«Gentile contribuente», ti scrivo perché, probabilmente, hai dimenticato di dichiarare alcuni redditi, o imponibili ai fini Iva e Irap, o hai commesso qualche errore. Iniziano così, con le parole «Gentile contribuente», le lettere del Fisco che invitano i contribuenti al ravvedimento, per evitare l’emissione di accertamenti o altre contestazioni, con conseguenti inutili contenziosi.

Centrale l’incrocio dei dati
Negli ultimi anni è diventato più intenso il rapporto epistolare Fisco – contribuenti, con l’agenzia delle Entrate che invita questi ultimi al ravvedimento. Il “perdono” viene spesso sollecitato dalla stessa Agenzia, che mette a disposizione dei contribuenti informazioni per segnalare dimenticanze e omissioni di redditi, Iva e Irap, a seguito dell’incrocio dei dati con le dichiarazioni annuali o le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva presentate. Il ravvedimento potrà essere fatto, pagando le maggiori imposte dovute, gli interessi e le sanzioni in misura ridotta.

L’opzione del ravvedimento ultrannuale
Le lettere e le comunicazioni del Fisco intendono promuovere l’adempimento spontaneo dei contribuenti, invitandoli ad avvalersi del ravvedimento ultrannuale, introdotto dalla legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014), che ha aggiunto nuovi tipi di perdono. Per le Entrate, l’obiettivo è quello di instaurare un proficuo dialogo e migliorare il rapporto tra Fisco e contribuenti.

Anomalie giustificabili dal contribuente
L’Agenzia rende disponibili le informazioni, per valutare la correttezza dei dati in suo possesso. Questo consente al contribuente di fornire elementi, fatti e circostanze non conosciuti alle Entrate in grado di giustificare la presunta anomalia.

I dati forniti dall’Agenzia
Di norma, nella comunicazione del Fisco sono contenuti i seguenti dati: codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente; numero identificativo della comunicazione, anno d’imposta e trimestre di riferimento, in caso di liquidazione periodica Iva; codice atto; modalità attraverso le quali consultare nel dettaglio gli elementi relativi all’anomalia riscontrata; invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il canale di assistenza Civis, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati in possesso dell’agenzia delle Entrate.

Fonte

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