Ravvedimento speciale per la regolarizzazione delle violazioni tributarie: c’è tempo fino al 2 ottobre 2023
- 29 Settembre 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
La Fondazione Studi Consulenti del lavoro ha pubblicato un approfondimento riguardante la regolarizzazione delle violazioni tributarie definibili col c.d. ravvedimento speciale previsto dall’articolo 1, commi da 174 a 178, della legge n. 197/2022.
Scade infatti il 2 ottobre prossimo il termine per procedere al perfezionamento della definizione mediante il versamento delle somme dovute (o della prima rata) nonché della rimozione della irregolarità.
Il ravvedimento speciale consente di regolarizzare le violazioni diverse da quelle definibili ai sensi dei commi da 153 a 159 (definizione somme dovute da controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali) e da 166 a 173 (irregolarità formali) con riferimento ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate.
Si applica ai periodi in corso al 31 dicembre 2021 a condizione che il contribuente abbia validamente presentato la dichiarazione fiscale.
La normativa sclude espressamente dall’ambito di applicazione le irregolarità definibili ai sensi dei commi 153 – 159, ovvero quelle che emergono a seguito della liquidazione delle imposte ai sensi dell’articolo 36-bis del D.P.R. n. 600/1973 e dell’articolo 54-bis del D.P.R. n. 633/1972 (es. tardività di versamento, compensazioni superiori a quelle spettanti), nonché quelle che invece risultano definibili avvalendosi della definizione delle irregolarità formali di cui ai commi 166 – 173.
Si tratta, per le prime due ipotesi, di quelle violazioni che hanno incidenza sulla determinazione della base imponibile dell’imposta e sul pagamento dei tributi.
Come noto, peraltro, l’adesione alla definizione delle irregolarità formali è possibile fino al 31 ottobre 2023 mentre per la definizione delle somme dovute a seguito della liquidazione delle dichiarazioni fiscali per i periodi d’imposta 2019, 2020 e 2021 è connessa alla scadenza della comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate ed è dunque ancora possibile laddove il contribuente non abbia ricevuto la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
In buona sostanza, il ravvedimento riguarda le violazioni sostanziali quali, ad esempio, la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi di costi non inerenti o l’errata detrazione IVA.
Per la definizione del ravvedimento speciale è necessario entro il 2 ottobre 2023 procedere a:
-pagare l’imposta e gli interessi legali dovuti;
-pagare la sanzione nella misura di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previste dalla legge;
-rimuovere l’irregolarità od omissione.
Il pagamento dell’importo complessivamente dovuto può essere effettuato in un’unica rata ovvero in otto rate.