Revisione della disciplina doganale: primo via libera al decreto attuativo della delega

Il Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024 ha approvato, in esame preliminare, su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale, introduce la revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi.

In particolare, si abroga il Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale (D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43) e si aggiornano e riducono le disposizioni da esso previste.

In conformità alla disciplina dettata dal Codice doganale dell’Unione Europea (regolamento UE n. 952/2013), si implementa la telematizzazione delle procedure doganali e si potenziano l’attività di controllo e verifica, anche mediante il coordinamento con le dogane delI’UE e quelle estere, e lo sportello unico doganale (SUDOCO).

Inoltre si ridefiniscono le procedure di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi doganali e si revisiona l’istituto della controversia doganale e viene riorganizzato l’assetto degli uffici e dei servizi e si rivede la disciplina sanzionatoria, con particolare riguardo al contrabbando.

Quanto alla disciplina dello spedizioniere doganale, si aggiorna la disciplina per il conseguimento della patente, con la riduzione a un anno, da tre anni, della cadenza con cui l’Agenzia delle dogane e dei monopoli dovrà bandire gli esami e si allinea la disciplina dei centri di assistenza doganale (CAD) a quella UE, prevedendo la possibilità per gli spedizionieri di costituire società di capitali per l’esercizio delle funzioni proprie della categoria.

Il nuovo provvedimento interviene anche sul sistema sanzionatorio penale e amministrativo posto a tutela dell’accertamento e del pagamento delle imposte sulla produzione e sui consumi, prevedendo:

– l’introduzione di un nuovo delitto di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati e di un nuovo illecito amministrativo di vendita di tabacchi lavorati senza autorizzazione o acquisto da persone non autorizzate alla vendita;

– l’applicazione della confisca allargata anche in relazione ai più gravi reati in materia di accise;

– la depenalizzazione di alcune ipotesi di minore gravità.

Si estende la responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato di cui al decreto legislativo 231 del 2001 anche ai reati di cui al testo unico delle accise; si prevede, in relazione all’ipotesi aggravata di illecito dipendente dai reati di contrabbando e dai reati in materia di accise, l’applicazione dell’interdizione dall’esercizio dell’attività e della sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; si aggiorna il riferimento normativo inerente alla competenza della Procura distrettuale allo svolgimento delle indagini preliminari relative al reato di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati.

In materia di IVA si prevedono specifiche norme sulla documentazione idonea a provare l’effettivo trasferimento dei medesimi beni in un altro Stato membro dell’Unione Europea e la costituzione di determinate cauzioni.

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