Riforma delle imposte dirette: restyling a tutto campo
- 30 Aprile 2024
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Restyling a tutto campo per il regime delle imposte sui redditi di lavoro dipendente, autonomo, agrario e d’impresa.
Redditi di lavoro autonomo: cosa cambia
In particolare, viene disposto il concorso alla formazione di tale reddito di tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo conseguiti nel periodo d’imposta in relazione all’attività artistica o professionale, ad esclusione delle somme percepite a titolo di rimborso delle spese sostenute e riaddebitate al cliente, non deducibili dal reddito dell’esercente un’arte o una professione. Il criterio di imputazione temporale dei compensi deve essere corrispondente a quello di effettuazione delle ritenute da parte del committente.
Viene, inoltre, eliminata la disparità di trattamento tra l’acquisto in proprietà e l’acquisizione in locazione finanziaria (leasing) degli immobili strumentali e di quelli adibiti promiscuamente all’esercizio dell’arte o professione e all’uso personale o familiare del contribuente.
La neutralità fiscale viene realizzata prevedendo che il soggetto conferente assuma quale valore delle partecipazioni ricevute, la somma algebrica dei valori fiscalmente riconosciuti di attività e passività conferite e il soggetto conferitario subentri nella posizione di quello conferente in ordine a quanto ricevuto, facendo risultare da apposito prospetto di riconciliazione della dichiarazione dei redditi i dati esposti nelle scritture contabili e i valori fiscalmente riconosciuti.
Redditi di lavoro dipendente: cosa cambia
Rivista anche la disciplina relativa ai redditi di lavoro dipendente, sebbene rispetto alle prime bozze del decreto circolate nei giorni scorsi, quella approvata non reca più la previsione del riconoscimento del c.d. bonus di Natale ma di quello “della Befana”. Confermati, invece, 100 euro destinati alle famiglie dei dipendenti con redditi bassi, il pagamento avverrà a gennaio 2025.
Rinviate invece le nuove regole sulla detassazione dei premi di produttività, che sarebbe tornata dall’attuale 5 al 10 per cento, e sulla rendita integrativa temporanea anticipata (Rita) che sarebbe stata riconosciuta dal prossimo anno solo alla cessazione del rapporto di lavoro per cause diverse dal raggiungimento del requisito pensionistico di qualsiasi genere.
Redditi d’impresa: cosa cambia
Venendo alle novità relative alla determinazione del reddito d’impresa, è prevista la riduzione del doppio binario tra valori contabili, mediante modifiche apportate agli articoli del TUIR relativi a:
(i) proventi conseguiti a titolo di contributo;
(ii) opere di durata pluriennale;
(iii) contabilizzazione delle differenze su cambi.
Ridisegnata la disciplina relativa alle differenze che emergono in caso di cambiamento dei principi contabili applicati dal contribuente e dei diversi regimi di riallineamento, anche con riferimento ai maggiori valori risultanti da operazioni straordinarie.
Si tratta in particolare:
Con riguardo alle operazioni straordinarie, è prevista la revisione del regime di riporto delle perdite fiscali, nonché l’introduzione di norme ad hoc per la c.d. scissione per scorporo. Modifiche interessano anche la disciplina dei conferimenti di partecipazioni e di aziende e alla disciplina della liquidazione di imprese o società.