Riforma fiscale: l’audizione di Ruffini
- 18 Maggio 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati si è svolta l’audizione del Direttore dell’Agenzia delle entrate Avv. Ernesto Maria Ruffini sulla Delega al Governo per la riforma fiscale.
La riforma del Fisco è contemplata, quale riforma di accompagnamento, dal Piano nazionale di ripresa e resilienza come parte integrante della ripresa economica del Paese e propedeutica al raggiungimento degli obiettivi dello stesso PNRR.
Si tratta di venti articoli aggregati in cinque aree tematiche, a ognuna delle quali è dedicato un apposito titolo, di seguito riepilogate:
-il Titolo I (articoli da 1 a 4), rubricato “I principi generali e i tempi di attuazione”, che illustra i tempi di attuazione della delega, i criteri direttivi che il Governo è tenuto a osservare nell’esercizio della delega, nonché le linee guida per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212;
– il Titolo II (articoli da 5 a 10), rubricato “I tributi”, che contiene i principi e i criteri direttivi per la revisione del sistema di imposizione sui redditi, dell’IVA, dell’IRAP e per la razionalizzazione degli altri tributi indiretti;
-il Titolo III (articoli da 14 a 18), rubricato “I procedimenti e le sanzioni”, che pone i princìpi e le regole fondanti la revisione generale degli adempimenti tributari, dell’attività di accertamento, dei procedimenti di riscossione, rimborso e contenzioso tributario, nonché del sistema sanzionatorio amministrativo e penale;
-il Titolo IV (articolo 19), riguardante i “Testi unici e codici”, che detta i criteri per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema fiscale attraverso la puntuale individuazione delle norme vigenti, organizzate per settori omogenei;
-l’ultima parte, il Titolo V (articolo 20), che riporta, infine, le “Disposizioni finanziarie” concernenti gli effetti finanziari delle norme contenute nella delega e la loro eventuale copertura.
Il tema della codificazione risponde ad almeno due bisogni prioritari: quello di assicurare la massima conoscibilità delle norme fiscali, a beneficio del contribuente che entra in contatto con il già di per sé complicato “mondo delle tasse”, degli operatori professionali e della stessa Amministrazione finanziaria, nonché quello di snellire e rendere intrinsecamente coerente tutto l’apparato normativo, anche attraverso l’esplicita abrogazione delle norme desuete o comunque non più attuali.
All’articolo 2 sono individuati i principi cardine ai quali va ispirata l’azione riformatrice, tra cui lo stimolo alla crescita economica mediante la riduzione del carico fiscale e l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi, anche al fine di sostenere famiglie, lavoratori e imprese e la prevenzione e riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale.
Con l’articolo 3 si delega il Governo a una revisione generale degli aspetti internazionali e sovranazionali del sistema tributario, con il rispetto degli obblighi internazionali assunti dall’Italia e l’adeguamento alle migliori pratiche internazionali
L’articolo 4 riguarda la parziale revisione dello Statuto dei diritti del contribuente. Tra l’altro, la disposizione individua le modalità con cui operare una razionalizzazione della disciplina degli interpelli, anche al fine di ridurre il ricorso all’istituto, posto che in questi anni si è assistito ad un aumento considerevole del numero delle istanze presentate: nel solo anno 2022, ad esempio, l’Agenzia ha fornito complessivamente 17.731 risposte ad altrettante istanze di interpello.
L’articolo 5 reca i principi e criteri direttivi specifici per la revisione del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche.
Quanto all’IVA, l’articolo 7 pone le linee guida ai fini della razionalizzazione dell’IVA; e in tal senso è necessario ridefinire i presupposti dell’imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea ed eliminare gli elementi di disallineamento presenti nella normativa nazionale rispetto alle definizioni recate dalla Direttiva 2006/112/CE (Direttiva IVA).
L’articolo 9 illustra invece la revisione del sistema di imposizione dei redditi delle imprese che accedono agli istituti disciplinati dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza.
A cura della Redazione