Riforma Fiscale: l’audizione di Ruffini sugli emendamenti
- 18 Luglio 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Presso la 6ª Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica si è svolta l’audizione del Direttore dell’Agenzia delle entrate Avv. Ernesto Maria Ruffini sul Disegno di legge n. 797 (Delega al Governo per la riforma fiscale), approvato dalla Camera dei Deputati.
La riforma del Fisco ricopre un ruolo significativo per l’intero sistema Paese e, non a caso, è contemplata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza come parte integrante della ripresa economica e propedeutica al raggiungimento degli obiettivi dello stesso PNRR.
Nel documento pubblicato sono evidenziate, in particolare, le principali modifiche finora apportate a seguito dell’approvazione degli emendamenti da parte della Camera dei Deputati.
In particolare, vengono indicati i criteri generali che devono guidare l’azione del Governo nell’esercizio della delega:
• conseguimento di una crescita economica, rendendo più efficiente la struttura dei tributi e riducendo il peso impositivo;
• prevenzione, contrasto e riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale mediante
– l’utilizzo ottimale dei dati presenti in Anagrafe tributaria, l’impiego sempre maggiore delle tecnologie digitali e delle soluzioni di intelligenza artificiale, il rafforzamento dell’analisi del rischio;
– l’utilizzo dei dati resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi;
• razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario anche con riferimento
– a un utilizzo efficiente dei dati ottenuti attraverso lo scambio di informazioni;
– all’eliminazione di micro-tributi per i quali i costi di adempimento dei contribuenti risultino elevati a fronte di un gettito trascurabile per lo Stato;
– alla normativa fiscale degli enti del Terzo settore e di quelli non commerciali nel rispetto dei principi di mutualità, sussidiarietà e solidarietà;
• revisione degli adempimenti dichiarativi e di versamento per i contribuenti anche mediante- il rafforzamento del divieto per l’Amministrazione finanziaria di richiedere al contribuente documenti già in suo possesso;
– nuove e più efficienti forme di erogazione di informazioni e di assistenza;
– percorsi facilitati di accesso ai servizi per i cittadini anziani le persone anziane o affette da disabilità.
È prevista, inoltre, un’opera di razionalizzazione della disciplina degli interpelli, anche allo scopo di ridurre il ricorso all’istituto; difatti, in questi anni si è assistito ad un ampliamento significativo della mole di istanze presentate.
In tale ottica, la riforma prevede di:
• ampliare il ventaglio di provvedimenti interpretativi di carattere generale;
• limitare l’accesso all’istituto alle sole questioni che non trovano riscontro in documenti interpretativi già presenti;
• subordinare la presentazione dell’istanza al versamento di un contributo, correlato alla tipologia di contribuente e al valore della questione oggetto dell’istanza; tali importi potranno essere destinati al finanziamento della formazione professionale continua del personale delle Agenzie fiscali.
Il disegno di legge delega intende semplificare il sistema di determinazione del reddito, anche attraverso una graduale riduzione dell’imposta, una revisione degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle deduzioni dalla base imponibile, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta.
Vengono stabilite le linee guida ai fini della razionalizzazione dell’IVA. L’obiettivo, in tale direzione, è quello di:
• ridefinire i presupposti dell’imposta per renderli più conformi alla normativa europea ed eliminare ogni eventuale disallineamento presente nella normativa nazionale rispetto alla Direttiva IVA;
• revisionare la disciplina delle operazioni esenti e delle detrazioni, rendendole maggiormente in linea con la normativa europea;
• razionalizzare il numero e la misura delle aliquote secondo i criteri posti dalla normativa europea, al fine di conseguire un trattamento tendenzialmente conforme tra beni e servizi similari;
• razionalizzare la disciplina del gruppo IVA, agevolando l’accesso all’istituto, e degli enti del Terzo settore.
Viene evidenziato che l’attuale ordinamento tributario, a causa di numerosi interventi normativi che si sono stratificati nel tempo, risulta caratterizzato dall’estrema complessità nonché dalla frammentarietà e disorganicità della materia. Vi è, pertanto, l’esigenza di riorganizzare la vigente normativa mediante la redazione di diversi testi unici che consentano di approdare a un sistema di regole più semplice e chiaro.
In tal senso, il disegno di legge delega per la riforma fiscale si propone di realizzare una radicale revisione delle norme del sistema tributario e di procedere, quindi, al loro riordino all’interno di un unico codice.
Ciò avverrà in due fasi:
– nella prima fase, il Governo, attenendosi a una serie di principi e criteri direttivi quali l’individuazione e il coordinamento delle norme vigenti organizzate per settori omogenei nonché l’abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili o non più attuali, è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema fiscale mediante la redazione di testi unici;
– nella seconda fase, il Governo attuerà il riassetto delle vigenti disposizioni di diritto tributario per la raccolta di esse in un codice articolato in una parte generale, recante la disciplina unitaria degli istituti comuni del sistema fiscale, e una parte speciale, contenente la disciplina delle singole imposte.