Riforma fiscale: progetto ambizioso e strutturale. Commercialisti al fianco del Governo
- 22 Marzo 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Si svolge oggi in Live streaming l’XI Forum One FISCALE – Edizione speciale, dedicato a “Delega fiscale: cosa cambia per professionisti e imprese”. Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, Elbano de Nuccio, anticipa a IPSOA Quotidiano i temi al centro del suo intervento.
Qual è la valutazione complessiva del Consiglio Nazionale in merito al disegno di legge delega per la riforma fiscale?
Si tratta di progetto ambizioso, che ha il pregio di essere strutturale, dal momento che interviene su tutti i principali aspetti del sistema tributario. Abbiamo a portata di mano un obiettivo di cui si parla da tempo, ossia quello di realizzare una riforma organica del nostro sistema tributario, ad ormai oltre cinquant’anni dall’ultimo intervento di questa natura e dopo che negli ultimi decenni il sistema fiscale ha subito modifiche costanti, tanto da essersi trasformato in una giungla normativa nella quale è estremamente difficile districarsi sia per i professionisti che per i cittadini. Come Consiglio Nazionale, inoltre, esprimiamo la nostra soddisfazione per il recepimento nel disegno di legge delega di tutte le proposte che abbiamo avanzato al Viceministro Maurizio Leo in mesi di interlocuzione costante e costruttiva che ha visto emergere la nostra professione come uno dei riferimenti della politica in un ambito nel quale le nostre competenze vengono finalmente riconosciute come insostituibili. Il nostro impegno proseguirà ora nel percorso che porterà all’emanazione dei decreti delegati.
Quali sono gli aspetti del disegno di legge di delega che impattano maggiormente sull’attività dei dottori commercialisti?
Certamente un rilievo importante assumono le disposizioni relative alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente (art. 4), tra cui la valorizzazione dei principi del legittimo affidamento del contribuente e di certezza del diritto, la regolamentazione del diritto di accesso agli atti del procedimento tributario, nonché la prevista applicazione generalizzata del principio del contraddittorio preventivo a pena di nullità e l’aggiornamento e l’introduzione di istituti, anche premiali, volti a favorire forme di collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti.
Un impatto rilevante potrebbe, inoltre, derivare dai criteri direttivi specifici per la revisione generale degli adempimenti tributari, tra cui la prevista razionalizzazione degli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti, anche mediante nuove soluzioni tecnologiche, in vista della semplificazione e di un graduale superamento degli indici sintetici di affidabilità, per rendere meno gravosa la gestione da parte dei contribuenti. C’è poi l’armonizzazione del cosiddetto calendario fiscale ossia dei termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno, con particolare attenzione per quelli ricadenti nel mese di agosto. E ancora la semplificazione dei modelli dichiarativi e di versamento, rendendoli disponibili, unitamente alle istruzioni e alle specifiche tecniche, con congruo anticipo rispetto all’adempimento al quale si riferiscono; la sospensione nei mesi di agosto e dicembre di ciascun anno, dell’invio, da parte dell’Amministrazione finanziaria, di comunicazioni, inviti e richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie; la semplificazione delle modalità per il rilascio delle deleghe ai professionisti abilitati per l’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate; la piena realizzazione dell’interoperabilità dei sistemi informativi e delle banche dati dell’Amministrazione finanziaria, nel rispetto della disciplina eurounitaria sulla tutela dei dati personali.
Si realizzerà finalmente un’effettiva semplificazione degli adempimenti dei contribuenti?
La semplificazione degli adempimenti passa necessariamente dall’eliminazione dei micro-tributi e, più in generale, dall’opera di razionalizzazione della normativa che la legge delega prevede di realizzare attraverso la predisposizione di codici e testi unici in materia tributaria.
Tra i criteri direttivi per il legislatore delegato rivolti alla semplificazione degli adempimenti dichiarativi e di versamento a carico dei contribuenti, oltre a quelli già prima richiamati, si segnalano la riduzione degli oneri documentali anche mediante il rafforzamento del divieto, per l’Amministrazione finanziaria, di richiedere al contribuente documenti già in suo possesso; la previsione di nuove e più efficienti forme di erogazione di informazioni e di assistenza; i percorsi facilitati di accesso ai servizi per le persone anziane o affette da disabilità, nonché l’esclusione della decadenza da benefici fiscali nel caso di inadempimenti formali o di minore gravità.
Cosa cambia nei rapporti tra i professionisti e l’Amministrazione finanziaria?
Il rafforzamento del regime di adempimento collaborativo per gli operatori economici di maggiori dimensioni e la previsione di un concordato preventivo biennale per imprese e lavoratori autonomi medio-piccoli sono due aspetti della delega che vanno nella direzione di un modello che vedrà i commercialisti assumere un ruolo sempre più strategico, quali certificatori al servizio della Pubblica amministrazione e anello di congiunzione tra le aziende e il Fisco. Un sistema che consentirà di contrastare l’evasione attraverso un filtro ex ante, che verifica la correttezza delle operazioni compiute all’interno delle imprese e le certifica.