Riscossione dei tributi: le direttrici della riforma

Sono diverse le principali direttrici che dovranno caratterizzare il lavoro del legislatore delegato.

Da una parte si intende imprimere un’accelerazione ai processi di riscossione dei tributi. Ciò anche attraverso la riduzione dei tempi di notifica delle cartelle di pagamento. Inoltre, dovrebbe essere estesa la misura riguardante l’accertamento esecutivo. Dovrebbe poi essere resa più efficiente la procedura di pignoramento presso terzi del conto corrente bancario senza però fare venire meno gli strumenti di tutela del contribuente.

Nove mesi per la notifica delle cartelle

Per quanto riguarda il primo punto, si prevede che la notifica della cartella di pagamento debba essere effettuata non oltre il termine di nove mesi rispetto all’affidamento della partita e alla presa in carico della stessa.

Accertamento esecutivo verso l’estensione

In base alle disposizioni attualmente in vigore, l’accertamento esecutivo riguarda esclusivamente le imposte sui redditi e i principali tributi erariali.

Non si applica, ad esempio, alle imposte indirette sui trasferimenti come l’imposta di registro, le imposte ipotecarie e catastali, nonché ai controlli automatizzati delle dichiarazioni fiscali.

Pignoramento presso terni più efficiente

L’efficientamento della procedura di pignoramento presso terzi dovrebbe prevedere una maggiore collaborazione degli istituti di credito nel fornire notizie sulle effettive disponibilità del debitore.

Oggi, in alcuni casi, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione effettua il pignoramento presso terzi pur in mancanza di disponibilità finanziarie del debitore e di fatto vanificando l’avvio dell’azione esecutiva.

Inoltre, dovrebbe essere allungato il termine di efficacia del titolo esecutivo, attualmente fermo ad un anno sulla base di quanto previsto dall’art. 50, D.P.R. n. 602/1973.

Rateizzazione delle somme iscritte a ruolo

Un ulteriore intervento, in questo caso favorevole ai contribuenti, riguarda la procedura di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo. In base alle disposizioni attualmente in vigore, i contribuenti possono beneficiare della rateazione in 72 rate e fino a 120.000 euro, senza dover dimostrare la situazione di difficoltà economica.

La legge delega prevede, a regime, l’estensione della durata dei piani di rateazione fino a 120 rate.

La gestione dei crediti discaricati

Ulteriori novità dovrebbero interessare la procedura di discarico per inesigibilità qualora l’Agente della riscossione restituisca all’ente creditore l’affidamento della somma da riscuotere, dopo aver verificato l’infruttuosità delle operazioni di recupero.

Una novità assoluta consiste nella disposizione che consente di affidare a terzi in concessione, con una procedura di evidenza pubblica, la gestione dei crediti discaricati. In particolare, in base a quanto già previsto per le entrate comunali, si potrà procedere in tal senso.

In particolare, in caso di discarico automatico al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento delle quote non riscosse, l’ente creditore avrà la possibilità di riaffidare le somme da recuperare, qualora emergano nuovi e significativi elementi patrimoniali o reddituali, ovvero di affidare in concessione a soggetti privati, tramite una procedura di gara a evidenza pubblica. In ogni caso il discarico automatico entro cinque anni sarà temporaneamente escluso per le quote per le quali sono in corso procedure esecutive o concorsuali, accordi di ristrutturazione o transazioni fiscali o previdenziali e di quelle interessate da dilazioni di pagamento.

In caso di mancata riscossione dell’Agente, la responsabilità di quest’ultimo sarà limitata ai casi di dolo o colpa grave.

Accorpamento delle Agenzie

Inoltre, i due enti Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrebbero essere accorpati. Ciò anche al fine di rendere più agevole e velocizzare l’attività di riscossione.

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