Rottamazione-ter, entro il 28 febbraio oltre un milione di contribuenti alla cassa

scadenze fiscali

In scadenza il termine per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti per la pace fiscale comunicato nei mesi scorsi agli interessati e disponibile in copia, con i relativi bollettini, sul sito internet dell’ente di riscossione

di Marco Libelli


Fisco: 28 febbraio rata rottamazione per 1 milione di contribuenti

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Oltre un milione di contribuenti alla cassa il 28 febbraio 2020 per il versamento della rata della rottamazione-ter. È questo infatti il termine stabilito dalla legge per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti comunicato nei mesi scorsi agli interessati e disponibile in copia, con i relativi bollettini, sul sito internet dell’ente di riscossione.

Rottamazione-ter
La cosiddetta rottamazione-ter (decreto legge n. 119/2018) prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo (affidati dagli enti creditori all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017) versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Rispettare i termini di scadenza delle rate consente di mantenere i benefici della “rottamazione” che altrimenti verrebbero meno in modo irrevocabile.

La legge prevede infatti che il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.

I numeri
Sono oltre un milione i contribuenti in regola con le precedenti scadenze e interessati al pagamento della rata del 28 febbraio. Nella classifica per regione, troviamo in testa il Lazio con 181.334 contribuenti chiamati alla cassa, seguito dalla Campania (144.039) e dalla Lombardia (137.555). Dopo le prime tre regioni si posizionano Puglia (83.820), Toscana (81.203), Emilia Romagna (64.479), Calabria (61.782), Veneto (60.246), Piemonte (60.014), Sardegna (46.081), Liguria (30.111), Abruzzo (27.525), Marche (25.712), Umbria (22.516), Friuli Venezia Giulia (14.815), Basilicata (12.985), Trentino Alto Adige (6.720), Molise (6.339) e infine la Valle d’Aosta con 2.118 contribuenti.

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