Scadenze fiscali di fine giugno: contribuenti alle prese con un fitto calendario

Il mese di giugno, tradizionalmente, introduce l’estate, stagione più calda dell’anno.

Ma anche dal punto di vista fiscale, è un mese molto “caldo” in quanto scadono importanti adempimenti fiscali.

Si tratta non solo dei versamenti di imposte ma anche dell’invio di comunicazioni e istanze.

Particolarmente fitta si presenta la fine del mese, con una serie di scadenze di estrema importanza in quanto connesse alle dichiarazioni dei redditi e all’IMU.

Quest’anno, poiché il 30 giugno cade di domenica, tutte le scadenze calendarizzate questo giorno slittano al 1° luglio.

Proviamo, dunque, a fare una sintesi delle scadenze più importanti del 1° luglio 2024, affinché sia limitato al massimo il rischio di “scordarne” qualcuna.

Adempimenti relativi alle dichiarazioni dei redditi

Nel 2024, salvo sorprese dell’ultima ora, i termini per i versamenti delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi e IRAP sono stati “regolarizzati” e semplificati.

Infatti, salvo che per coloro che applicano gli ISA, platea di contribuenti potenzialmente interessata dal debutto del concordato preventivo biennale, la scadenza per il versamento del saldo delle imposte 2023 e della prima rata 2024 è fissata al 1° luglio.

Chiaramente, si tratta del versamento in unica soluzione o come prima rata. Se si sceglie quest’ultima soluzione è bene ricordare che:

– non ci sono più differenziazioni di date tra soggetti con partita IVA e non, in quanto tutti i contribuenti, salvo la prima rata, versano le successive il 16 di ogni mese;

– è possibile spalmare il debito fruendo, rispetto al passato, di una rata in più in quanto l’ultima rata scade a dicembre.

Per chi non volesse rispettare la data del 1° luglio, resta sempre possibile differire il versamento di 30 giorni (quindi entro il 31 luglio) applicando la maggiorazione dello 0,40%.

È prevista una eccezione per i soggetti ISA: costoro possono versare il saldo e il primo acconto entro il 31 luglio 2024 senza applicare alcuna maggiorazione dello 0,40%.

Se, invece, preferiscono posticipare il versamento di 30 giorni applicando la maggiorazione dello 0,40%, allora la scadenza è fissata al 30 agosto 2024.

Inoltre, rimanendo sulla dichiarazione dei redditi, con particolare riferimento al modello Redditi PF, il 1° luglio scade il termine per la presentazione cartacea, nei residuali casi in cui è ancora possibile presentare il modello presso gli uffici postali.

Dichiarazione IMU

Un altro importante adempimento del 1° luglio riguarda la presentazione della dichiarazione IMU relative alle modifiche intervenute nel 2023.

Tralasciando l’analisi delle varie ipotesi nelle quali scatta l’obbligo di presentazione della dichiarazione, in questa sede preme ricordare che è cambiata la modulistica da utilizzare. Infatti, occorre utilizzare il modello approvato con decreto MEF del 24 aprile 2024.

Rivalutazione terreni e partecipazioni

La legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) ha riproposto le disposizioni in materia di rivalutazione dei valori di acquisto delle partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione e dei terreni edificabili e con destinazione agricola anche ai beni posseduti alla data del 1° gennaio 2024 stabilendo anche per tali operazioni un’imposta sostitutiva con aliquota al 16%.

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Analogamente a quanto già previsto in passato, le disposizioni in esame prevedono la facoltà di assumere, ai fini del computo di plusvalenze e minusvalenze finanziarie, anche riferite a titoli o partecipazioni negoziate in mercati regolamentari, il valore normale di tali beni, purché posseduti alla data del 1° gennaio 2024, in luogo del loro costo o valore di acquisto dietro il versamento di un’imposta sostitutiva con aliquota al 16%.

Le imposte sostitutive possono essere rateizzate fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dalla data del 1° luglio 2024; sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3% annuo, da versare contestualmente.

La redazione e il giuramento della perizia devono essere effettuati entro la data del 1° luglio 2024 rappresenta la data più impegnativa per i contribuenti e i loro eventuali intermediari fiscali.

Altre scadenze di fine mese

Chiaramente, gli adempimenti in scadenza il 1° luglio 2024 non sono solo quelli fin qui accennati.

Ce ne sono anche tantissimi altri, alcuni dei quali ricorrenti, come ad esempio la presentazione del modello INTRA-12 o la registrazione dei contratti di locazione stipulati il 1° giugno o, ancora, gli adempimenti IVA per i soggetti che hanno aderito al regime IOSS.

Altri, invece, sono specifici per questa data, tra cui:

– l’invio all’Agenzia delle Entrate, da parte dei CAF e dei professionisti abilitati, dei modelli 730 consegnati dai contribuenti entro il 31 maggio;

– la trasmissione della dichiarazione annuale relativa all’imposta sui servizi digitali, la c.d. web tax (il cui versamento è scaduto il 16 maggio 2024);

– il versamento della seconda ed ultima rata, pari al 40% del dovuto, dell’imposta sostitutiva per le imprese individuali che hanno optato per l’esclusione dei beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa entro il 31 maggio 2023;

– il versamento dei diritti camerali; si tratta di un adempimento che va di pari passo con quello relativo alle imposte della dichiarazione dei redditi e, pertanto, gode delle stesse scadenze (1° luglio o 31 luglio 2024 con la maggiorazione dello 0,40% oppure, per i soggetti ISA, 31 luglio o 30 agosto 2024 con la maggiorazione).

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