Il viceministro all’Economia Antonio Misiani (Pd) : interverremo con una norma nel primo provvedimento utile per evitare che le scuole guida debbano chiedere ai clienti degli ultimi 5 anni di versare un’imposta (Iva) all’epoca non era dovuta
di Marco Mobili e Giovanni Parente
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Il Governo apre sullo stop alla retroattività dell’Iva sulle scuole guida. Ad annunciarlo è il viceministro dell’Economia Antonio Misiani (Pd) nel corso della trasmissione televisiva di Canale 5 «Mattino 5». «La situazione paradossale che si è creata sulle scuole guida deriva da una sentenza di marzo 2019 della Corte di giustizia Ue, che ha stabilito che questi servizi non possono essere Iva esenti. Sul futuro vale la sentenza comunitaria.
Sul passato, come ho detto a #Mattino5, vogliamo evitare che le scuole guida debbano chiedere ai clienti degli ultimi 5 anni di versare un’imposta (Iva) che all’epoca non era dovuta. Lo faremo con una norma che inseriremo nel primo provvedimento utile».
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Una partita da oltre mezzo miliardo
Il recupero dell’Iva sul passato per le scuole guida vale mezzo miliardo di euro. Una stima arrivata dagli operatori per del settore (7mila ma riconducibili a circa 5mila partite Iva) che hanno quantificato in circa 110mila euro ciascuno il potenziale debito con l’Erario.
L’applicazione per il passato è stata sancita dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione 79/E del 2 settembre scorso che ha preso atto della sentenza della Corte di giustizia Ue (causa C-449/2017) del 14 marzo 2019 con cui sono state escluse le lezioni di scuola guida tra i casi di esenzione Iva.
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