Sequestro preventivo: gli adempimenti tributari del custode giudiziario
- 25 Febbraio 2025
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista


Con la risposta a interpello n. 46 del 25 febbraio 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che poiché in pendenza di sequestro l’amministratore giudiziario opera nella veste di rappresentante in incertam personam, curando la gestione del patrimonio per conto di un soggetto non ancora individuato, il medesimo deve utilizzare il codice fiscale del titolare dei beni, senza necessità di chiedere un nuovo codice fiscale intestato alla procedura. In tal senso anche la circolare n. 156/E del 2000, dove si esclude espressamente l’apertura di una nuova partita IVA per le aziende e si raccomanda che, in caso di sequestro solo di un ramo di azienda, si adotti una contabilità separata.
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