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Sesta direttiva Antiriciclaggio: ampliato l’accesso ai registri dei titolari

Sesta Direttiva Antiriciclaggio: Ampliato L’accesso Ai Registri Dei Titolari

Il Parlamento dell’UE ha adottato in via definitiva un pacchetto di leggi che rafforzano gli strumenti dell’UE per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Le leggi devono ancora essere formalmente adottate anche dal Consiglio, prima di essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrare così in vigore.

Il pacchetto di misure legislative Antiriciclaggio e Contrasto al Finanziamento del Terrorismo (AML/CFT) è composto dalla sesta direttiva Antiriciclaggio (AML), dal regolamento “single rulebook” dell’UE e dall’Autorità Antiriciclaggio (AMLA).

La nuova normativa assicura che le persone con un interesse legittimo, compresi i giornalisti, le organizzazioni della società civile, le autorità competenti e gli organi di vigilanza, avranno accesso immediato, non filtrato, diretto e gratuito alle informazioni sulla proprietà effettiva contenute nei registri nazionali e interconnesse a livello di UE. Oltre alle informazioni correnti, i registri includeranno anche dati risalenti ad almeno cinque anni prima.

Le nuove leggi conferiscono inoltre alle Unità di Informazione Finanziaria (UIF) maggiori poteri per analizzare e individuare casi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, nonché per sospendere le transazioni sospette.

Nello specifico, le leggi approvate prevedono misure di “dovere di diligenza” e controlli rafforzati sull’identità dei clienti, secondo le quali i cosiddetti “soggetti obbligati” (ad esempio banche, gestori di patrimoni e criptovalori o agenti immobiliari e virtuali) dovranno segnalare le attività sospette alle UIF e alle altre autorità competenti.

A partire dal 2029, anche le società di calcio professionistiche di alto livello coinvolte in transazioni finanziarie di alto valore con investitori o sponsor, compresi gli inserzionisti e il trasferimento di giocatori, dovranno verificare l’identità dei loro clienti, monitorare le transazioni e segnalare qualsiasi transazione sospetta alle UIF.

La legislazione contiene disposizioni di vigilanza rafforzate anche per quanto riguarda gli individui ultra-ricchi (patrimonio totale di almeno 50.000.000 di euro, esclusa la residenza principale), un limite di 10.000 euro valido in tutta l’UE per i pagamenti in contanti, tranne che tra privati in un contesto non professionale, e misure per garantire la conformità con le sanzioni finanziarie mirate a evitare che le sanzioni vengano eluse.

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